Roma, 12 mar. (askanews) – Dei testimoni dell’energia della notizia e – attraverso queste – di tutti i fatti del mondo: sono le tele di Gianluigi Colin ottenute dai grandi tessuti utilizzati per pulire le rotative di quotidiani, visitabili nella mostra “Sudari” al Visionarea Art Space di Roma fino al 10 maggio.Al centro della ricerca c’è la mitologia dei quotidiani, dei libri, della cultura, e una riflessione sul sistema dei media, come spiega lo stesso Colin, che è stato per molti anni art director del Corriere della Sera, attualmente è cover editor del supplemento culturale la Lettura di cui è stato co-fondatore:”Questo lavoro ‘Sudari’ non è altro che una riflessione sul tempo: sulla memoria, sullo sguardo e sull’informazione. Queste tele, che ho cominciato a realizzare alcuni anni fa, sono dei ready-made, frutto del prelievo nel mondo dell’informazione e nelle tipografie. Le ho trovate nella notte nella tipografia di un grande quotidiano e sono rimasto straordinariamente colpito dalla potenza estetica di questi materiali di scarto, ho colto l’energia che c’era dentro questo materiale, che serviva per pulire le rotative del quotidiano.”Ho continuato a fare questo lavoro di ricerca anche con queste opere che ho presentato qui a Roma e che provengono invece dal mondo della tipografia più classica, quindi il mondo della produzione culturale. Sono opere che hanno dentro di sé la sedimentazione della memoria, impronte del nostro tempo, e credo che questo sia l’elemento più potente e interessante di questo lavoro in cui vediamo opere astratte ma non è soltanto pittura è un qualche cosa che nasconde un segreto, quello dell’impronta del nostro tempo, la memoria della nostra esistenza”.
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