E’ “C’era una volta a… Hollywood” il film più premiato all’edizione 2020 dei Golden Globe, assegnati dall’HFPA. Nel corso della serata a Los Angeles condotta dal comico Ricky Gervais, il lungometraggio diretto da Quentin Tarantino ha ottenuto il riconoscimento per il miglior film commedia o musical, miglior attore non protagonista (Brad Pitt) e miglior sceneggiatura.
Doppia sorpresa Sam Mendes
Doppia sorpresa Sam Mendes: ai Golden Globes vince come miglior regista, superando i super favoriti Martin Scorsese (The Irishman) e il sudcoreano Bong Joon-Ho (Parasite). Il suo ‘1917’ è il miglior film drammatico. Joaquin Phoenix è il miglior attore del 2019 in un film drammatico. L’attore, premiato per “Joker”, è anche un attivista per i diritti degli animali: ha ringraziato la Hollywood Foreign Press per la cena “vegana” che ha preceduto i premi, prima di invitare i suoi colleghi e i giurati a non prendere troppi aerei per partecipare a altre cerimonie del genere. “Parasite” è il miglior film straniero. “Una volta che supererete la barriera dei sottotitoli sarete introdotti a un mondo incredibile di film”, ha detto il regista sudcoreano Bong Joon-Ho accettando il premio.
Gli attori premiati
Nonostante le 34 nomination, solo due premi per Netflix: Laura Dern migliore attrice non protagonista per “Storia di un matrimonio” e Olivia Colman, migliore attrice per la serie “The Crown”. Successo anche per “Rocketman”, il biopic su Elton John. Premiato Taron Egerton come migliore attore di commedia o musical, oltre allo stesso Elton John e Bernie Taupin per la migliore canzone originale. A Renee Zellweger, protagonista di “Judy”, il premio per la miglior attrice drammatica. Il miglior film d’animazione è “Missing Link”, mentre il coreano “Parasite” trionfa tra gli stranieri.
Categoria tv
Nella categoria tv, a Russell Crowe il premio per il miglior attore con “The Loudest Voice”. Durante la serata, non sono mancati i riferimenti all’attualità, con Patricia Arquette, miglior attrice non protagonista in un film tv o miniserie con “The Act”, che ha criticato la politica estera del presidente Usa Donald Trump, definendola “guerrafondaia”.