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Tax credit: Turetta (Mibact), ‘al lavoro per più risorse per quest’anno’ 

 

“Il tax credit viaggia intorno ai 220 milioni di euro all’anno, quindi una cifra poderosa.Per il 2019 servirebbero tra gli 80 e i 90 milioni di euro in più. Stiamo lavorando con i vertici della nostra amministrazione per individuare, se possibile in via del tutto straordinaria, qualche ulteriore risorsa per quest’anno”. Lo ha detto Mario Turetta, direttore generale per il Cinema e l’Audiovisivo del Mibac in occasione della presentazione, oggi a Roma, del Mia, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, in programma nella Capitale dal 16 al 20 ottobre, aggiungendo che “le risorse ingenti messe a disposizione tendono ad essere utilizzate oltre ogni più rosea previsione. Quest’anno abbiamo già superato la quota di tax credit dell’anno precedente”.

“Siccome non è possibile ipotizzare un fondo di San Patrizio che non finisca mai – ha proseguito Turetta – si sta già lavorando da un paio di mesi, insieme ad Anica e Apa, con la Direzione Generale e i vertici del ministero, per cercare di individuare quale strumento introdurre per fare in modo che gli stanziamenti siano sufficienti. In questi ultimi due anni le risorse complessive del fondo sono state pari a 400 milioni euro, nel 2018 sono stati 465 milioni e quest’anno stiamo superando i 500 milioni di euro destinati all’intero comparto e non solo al tax credit”, ha concluso.

“C’è la necessità di un finanziamento straordinario per coprire il deficit del 2019, la richiesta è di 100 milioni di euro. Coperto il deficit si potrà ripartire dal 2020 con un tax credit più forte di prima”. Lo ha detto Giancarlo Leone, presidente dell’Apa, l’Associazione Produttori Audiovisivi anche lui intervenuto all’evento.

“L’investimento sul prodotto – ha continuato Leone – è un tema essenziale e diventa la scommessa per il futuro perché il rischio che questo rafforzamento nel mercato si interrompa esiste. E’ fondamentale che questa spinta in avanti non si fermi, ma il rischio c’è alla luce del fatto che per investire i produttori devono giocare in proprio, devono trovare i finanziamenti e utilizzare quegli strumenti di supporto necessari per produrre. Uno di questi strumenti, diventato vincente negli ultimi anni, è il tax credit che ha funzionato tiene. Quest’anno esiste un grosso problema nell’utilizzo del tax credit che sostanzialmente è esaurito. Su questo le nostre associazioni, insieme al ministero, stanno lavorando per modificare alcuni aspetti di applicazione del decreto”, ha detto ancora Leone.

“Questo mercato – ha proseguito Leone – è forte perché è riuscito a convivere e a rafforzarsi con un potere esecutivo molto diverso. E’ nato con governo di centro-sinistra, si è rafforzato con un governo giallo-verde e continua ad essere molto forte anche con un governo giallo-rosso. Questo significa che va oltre le tematiche politiche e il Mia fa sistema. La differenza tra il Mia e gli altri mercati nasce dal fatto che gli altri mercati, come ad esempio Cannes e Berlino, sono internazionali a tutto tondo. Al Mia, invece, si viene soprattutto per trovare il prodotto italiano perché è la vetrina del nostro mercato”, ha concluso Leone.

 

 

 

Adnkronos.

 

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