Grande successo per la tournée americana di Mario Pirovano, l’attore milanese che, dallo scorso 26 luglio, ha fatto rivivere i più grandi successi di Dario Fo e Franca Rame presso il Middlebury Language College nel Vermont (USA) dove ha tenuto anche una serie di lezioni/spettacolo a oltre un centinaio di persone (dai 18 agli 80 anni iscritti ai corsi estivi del College) durante le quali ha raccontato i 20 anni trascorsi fianco a fianco della coppia da Nobel per la letteratura.
“Mi sono congedato dagli studenti e dai professori che studiano e insegnano la lingua italiana – ha detto Pirovano – con esperienze di vita e aneddoti che hanno suscitato molto interesse e curiosità. Negli incontri casuali ed informali e durante i momenti ‘di lavoro’ gli studenti e i professore non hanno perso l’occasione di farmi mille domande sulla mia vita con Dario e Franca e sulla mia esperienza come attore nella loro compagnia teatrale”.
“Ho ricordato loro – ha continuato l’attore – quando una sera, era il 1983, esattamente 40 anni fa mentre vivevo a Londra, sono andato al teatro ‘Riverside Studios’ per assistere a Mistero Buffo: fu una folgorazione. Nella lingua, nei gesti, nei personaggi e nelle storie popolari di quell’opera io ritrovavo le atmosfere e le situazioni della mia infanzia contadina. Nella denuncia dell’ingiustizia, nella voglia di riscatto e nell’ironia mi sono riconosciuto subito completamente, consapevole del valore sociale oltre che artistico del testo. Sono tornato ogni sera a teatro per rivedere lo spettacolo e conoscere, finalmente, Dario Fo e Franca Rame”.
Nello stesso anno Pirovano entra stabilmente nella loro compagnia dove svolge le mansioni di traduttore, comparsa, aiuto elettricista, aiuto macchinista, responsabile della diffusione del materiale editoriale, direttore di scena, assistente alla regia, seguendo i due attori anche nelle tournée internazionali. Viene così a trovarsi in una posizione privilegiata, come un artista che apprende direttamente il mestiere in una bottega del Rinascimento: dalla scrittura dei testi alla prima lettura con gli attori, alle prove sul palcoscenico, ai continui cambiamenti dell’opera nel suo divenire. Nel 1991 Pirovano arriva a esibirsi lui stesso da solo sulla scena. Sul modello di Fo, Pirovano porta avanti la tradizione degli antichi narratori e giullari di ogni paese che si servivano soltanto della voce e del gesto per conquistare l’attenzione del pubblico.
“Se devo fare un bilancio dei 15 giorni passati nel ‘nuovo mondo’ in questo college – ha continuato Pirovano – devo dire che non può che essere felice e positivo. La sfida che ho lanciato agli studenti è stata raccolta attraverso i miei spettacoli, i workshop, le chiacchierate informali, gli incontri imprevisti, le domande a bruciapelo. Mi sorprendevo sempre piacevolmente quando alle mie risposte, il loro viso si trasformava fra l’incanto, lo stupore e la meraviglia. Che cosa posso volere di più?”