Kirill Serebrennikov, con Sylvie Bermann, dopo il conferimento a Mosca dell’onorificenza di Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres (Afp)
Pubblicato il: 15/10/2019 18:51
Il regista russo e direttore del Centro Gogol di Mosca Kirill Serebrennikov è stato insignito dell’onorificenza francese per le arti e la letteratura (Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres) nel corso di una cerimonia presso la residenza dell’ambasciatore francese a Mosca. Il regista dei film “Lo studente” e “Leto” (estate) è stato accusato in Russia di appropriazione indebita di denaro pubblico (133 milioni di rubli, l’equivalente di 180 mila euro), insieme ad altre tre persone. Lo ha reso noto in un tweet l’inviata di Parigi, Sylvie Bermann, sottolineando il “grande talento” del regista.
Serebrennikov, che ha firmato anche opere, fra cui Nureyev – première al Bolshoi a dicembre 2017, dopo che il debutto previsto per luglio era stato cancellato all’ultimo momento, un mese prima del suo arresto- ha detto di aver accettato l’onorificenza come riconoscimento dei suoi sforzi per avvicinare Francia e Russia.
L’accusa che era stata formalizzata nei suoi confronti era relativa a fondi pubblici erogati fra il 2011 e il 2014, a beneficio di “Settimo studio”, una organizzazione fondata da Serebrennikov, che era per questo stato arrestato nell’agosto del 2017. La stretta delle autorità russe anche sugli esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo era stata accolta con un coro di critiche in tutto il mondo.
Il regista, critico del governo russo, anche di Crimea e di politiche nei confronti della comunità Lgtb, e della crescente influenza della Chiesa ortodossa nella società russa, ha sempre negato le accuse definendole assurde.
Lo scorso settembre, un tribunale a Mosca ha rinviato il caso a suo carico alla procura, denunciando l’inconsistenza delle accuse. Ad aprile erano stati revocati gli arresti domiciliari nei suoi confronti e di due coimputati, il produttore Yury Itin e l’ex dipendente del ministero della cultura, Sofia Apfelbaum. Ma a Serebrennikov era stato ordinato di rimanere a Mosca.
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