Pubblicato il: 12/04/2020 21:51
“Non sappiamo nulla, i concerti sono formalmente in piedi perché i provvedimenti del governo arrivano fino al 3 maggio. Io ho bisogno di chiedere che si faccia chiarezza, che il governo ci dia delle risposte e anche si esponga, prenda una posizione per noi”. Tiziano Ferro si esprime così in collegamento con Che tempo che fa.
“In queste settimane il mondo della musica ha fatto vedere di cosa è capace, abbiamo raccolto quasi 8 milioni con ‘musica che unisce’. Anche noi adesso ci meritiamo un minimo di attenzione e di riconoscimento, come tutti gli ambienti lavorativi”, afferma l’artista. “Abbiamo sempre fatto tanto e lo faremo ancora per le situazioni di crisi, non solo a livello di intrattenimento ma anche economico. Abbiamo donato personalmente e abbiamo raccolto, si viene da noi musicisti per una richiesta d’aiuto e noi lo facciamo sempre volentieri, ma in questo momento abbiamo bisogno di una risposta”, aggiunge.
“Non per me, per il sogno che ho coltivato per un anno per il tour, ma per chi ancora oggi continua a comprare biglietti, ad oggi sono stati acquistati quasi 500.000 biglietti per i miei concerti, penso alle persone che lavorano sul palco e dietro al palco”, dice il cantante. “Quest’estate abbiamo diritto di sapere se possiamo fare concerti o no, perché noi siamo bloccati, questo per tutelare il pubblico e i lavoratori più fragili, per capire come ripartire. Abbiamo bisogno di risposte, siamo al 3 maggio e ad oggi tecnicamente non possiamo fare nulla essendo il tour a giugno-luglio. Io parlo per me, per l’unica categoria che conosco. E’ giusto che questo si faccia per tutto. Tutti i fan ci stanno chiedendo cosa faremo, a me, a Vasco, a Cremonini. Non sappiamo, stiamo aspettando una risposta, non è una polemica”, afferma ancora.
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