Pubblicato il: 07/11/2019 17:26
L’Italia è uscita sconfitta dalla Seconda Guerra mondiale. Le città sono in macerie e il Paese è tutto da ricostruire. Anche le fabbriche hanno bisogno di essere rimesse in piedi. Alla Piaggio di Pontedera dodicimila operai sembrano essere condannati alla disoccupazione. Enrico Piaggio, a capo dell’azienda, ha un ‘sogno visionario’ per rilanciare la produzione della sua fabbrica: realizzare un mezzo di trasporto economico e alla portata di tutti con cui rimettere in movimento il Paese. Nasce così la Vespa, lo scooter disegnato dall’ingegnere Corradino D’Ascanio brevettato nell’aprile del 1946, che dà impulso alla ripresa economica della Penisola. Una storia raccontata dal film tv ‘Enrico Piaggio. Un sogno italiano’, una coproduzione Rai Fiction-Moviheart, per la regia di Umberto Marino con Alessio Boni nei panni di Enrico Piaggio, che andrà in onda su Rai1 il 12 novembre alle 21,20.
Quello di Enrico Piaggio è “un messaggio notevole. In un anno in cui, come il 1946 non c’era niente, questo imprenditore ha pensato alle donne e al popolo che doveva muoversi e ha creato uno degli oggetti più riconoscibili del marketing italiano nel mondo. Dovremmo prendere esempio da Piaggio pensando di più al ‘noi’ e non soltanto all”io’. Forse ci potrebbero venire delle idee in grado di cambiare le sorti dell’Italia”, ha spiegato Alessio Boni. “Dovremmo essere molto più orgogliosi del nostro artigianato e difenderlo con i denti”, ha poi aggiunto l’attore riflettendo sui tanti marchi italiani che vengono acquisiti da aziende straniere.
Il film tv, ha spiegato la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, “si inserisce all’interno del racconto degli imprenditori visionari che hanno determinato un cambiamento nel nostro Paese, come per esempio Olivetti, che la Rai ha raccontato in passato, o come Luisa Spagnoli. Piaggio è sicuramente un personaggio simbolico del passaggio dell’Italia dalla guerra alla rinascita degli anni successivi”. Una storia che rappresenta “la conversione di un’industria bellica che produceva aerei militari in un sogno che avrebbe rimesso in moto l’Italia”. Il film tv usa “diversi generi e impiega una cornice narrativa, il racconto di un grande film, ‘Vacanze Romane’ in cui la Vespa diventerà il simbolo della Dolce Vita e del sogno italiano nel mondo”, continua Andreatta. Viene raccontata, infatti, anche un’altra intuizione di Piaggio: quella di trasformare la Vespa in una vera e propria icona veicolata dal cinema. E’ così che l’imprenditore convince il regista americano William Wyler a fare muovere i due protagonisti di ‘Vacanze Romane’, Gregory Peck e Audrey Hepburn, in Vespa.
A contrapporsi al disegno immaginato da Piaggio c’è un avido banchiere, Rocchi Battaglia, interpretato da Francesco Pannofino, che fa leva su ogni mezzo pur di impossessarsi della fabbrica colpendo l’imprenditore anche negli affetti più cari. Si tratta, ha raccontato Pannofino “del riassunto dei vari personaggi che nella realtà hanno tentato di ostacolare Piaggio nella sua ascesa industriale. Credo che il mio personaggio non sia esistito dal punto di vista della verità storica ma raccoglie i vari nemici di Piaggio. In pratica, è un infame. Qualcuno lo doveva pur fare e hanno chiamato me”, ha scherzato l’attore. “Spesso – ha proseguito Pannofino – per fare i film e le serie ci si attacca a storie brutte perché forse hanno più presa emotiva. In questo caso abbiamo raccontato una storia bella che era doveroso descrivere. Ci sono delle eccellenze che bisogna rappresentare come quella di Enrico Piaggio”. Accanto ad Alessio Boni nel cast ci sono anche Enrica Pintore nei panni della moglie Paola Bechi Luserna, Violante Placido, (l’ex fidanzata Livia), Roberto Ciufoli (l’ingegnere Corradino d’Ascanio) e Susanna detto Suso (Beatrice Grannò), impiegata dell’ufficio réclame. “Per me è stata una grande emozione avere conosciuto la famiglia Piaggio”, ha detto il produttore Massimiliano La Pegna che ha aggiunto: “Sono molto orgoglioso di questo film. In Italia in questo momento ci sono tanti problemi: per rinascere bisogna prendere spunto da questi personaggi”.
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