Pubblicato il: 17/02/2020 16:41
“Vedrete una roba che voi umani su Rai1 non avete mai visto“. L’annuncio del regista Ricky Tognazzi è certamente spiritoso, ma le aspettative per la seconda stagione della serie ‘La vita promessa’, che andrà in onda da domenica prossima su Rai1 con Luisa Ranieri che torna nei panni della ‘madre coraggio’ Carmela, sono alte. A fronte soprattutto degli ascolti della prima stagione, andata in onda nell’autunno 2018, che fecero registrare una media di 5,6 milioni di telespettatori con il 26% di share.
“Una grande storia popolare in cui tutti possono riconoscersi”, dice Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction che coproduce la serie con Picomedia. ‘La vita promessa’ è “una storia di grandi sentimenti che mette al centro una madre che è il perno di una famiglia e lotta per tenerla unita contro ciò che può disgregarla”, ma anche “una storia di emigrazione – aggiunge ancora la Andreatta – di uomini e donne che lottano per inserirsi in una società, con tutte le contraddizioni che riecheggiano le problematiche con cui l’emigrazione è vissuta nell’attualità“.
La serie inoltre racconta “una storia che si confronta con la Storia: l’America del decennio che sta a cavallo tra la grande crisi del ’29 fino alla seconda guerra mondiale, in particolare il mondo di Little Italy, il sindaco Fiorello La Guardia, la lotta contro i clan mafiosi, il nazismo e gli ebrei, la seconda guerra mondiale e lo sbarco in Sicilia”.
Il tutto declinato al femminile, con un’intensa Luisa Ranieri nei panni di Carmela, “una donna arcaica che dalla Sicilia emigra negli Stati Uniti. In questa seconda stagione – dice l’attrice – ho avuto la possibilità di affrontare nuovi e diversi aspetti del personaggio e della sua emancipazione che va dal guidare l’automobile al parlare in inglese. Lei è una donna arcaica che arriva da un mondo rurale e in America ha la possibilità di emanciparsi. Una donna che certamente commette molti errori, ma che è anche un personaggio straordinario“.
Lo schema resta lo stesso della prima serie: una donna-matriarca che si fa carico della famiglia, ne è il punto di riferimento unitario, e fa da scudo di fronte a tutto ciò che interviene a minacciarla. La collocazione nella prima serata della domenica, dopo ‘Come una madre’ (che si è conclusa ieri sera con oltre 5 milioni di telespettatori e il 20,7% di share), rientra nel progetto “di una caratterizzazione al femminile della domenica sera di Rai1 con un racconto che si articolerà con vari titoli”, dice il direttore Stefano Coletta.
“Inoltre è una delle poche fiction che ho visto – aggiunge, riferendosi alla prima stagione – e che per interpretazione e scrittura è espressione di quelli che sono i miei desiderata per Rai1. Raccontare gli emigranti di quel periodo può servire a lavorare sui nostri pregiudizi di oggi. La rete ammiraglia – conclude Coletta – deve continuare a lavorare sul principio della libertà e della possibilità di guardare agli altri senza pregiudizi“.
Adnkronos.