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Uno spot TV per far riflettere sugli stereotipi più comuni: perché anche da come si cucina la polenta si può capire il livello di evoluzione di un Paese

E’ in onda in TV da un paio di settimane la nuova campagna di Polenta Valsugana, uno spot che vuole far riflettere sui luoghi comuni che ancora oggi riguardano l’utilizzo della polenta. Ma davvero c’è ancora chi pensa che la polenta sia legata ad una particolare stagionalità o regione d’Italia?

 

Secondo i dati forniti da Polenta Valsugana, negli ultimi anni, le vendite di polenta non sono più legate rigidamente alla stagione invernale. Infatti si è osservato, ad esempio, un incremento del consumo di polenta in estate. Anche la geografia del consumo di polenta è cambiato negli ultimi anni, se negli anni scorsi la polenta era un piatto prevalentemente consumato nel Nord Italia, oggi si assiste ad un incremento del consumo di polenta anche al Sud. Un’evoluzione dei consumi che il nuovo spot vuole sdogandare completamente ironizzando sugli stereotipi che ancora circondano questo antichissimo alimento.

 

Il nuovo spot della Polenta Valsugana, realizzato sotto forma di sitcom anni ‘80ironizza quindi sugli stereotipi che ancora oggi circondano la polenta. Il titolo della campagna “Buona questa!” lavora su un doppio livello semantico: da una parte l’espressione che si ha davanti ai luoghi comuni che ci capita di ascoltare e che consideriamo superati, dall’altra lo stupore dopo l’assaggio di un prodotto che può sorprenderci per le sue qualità. La doppia valenza di Buona questa! rispecchia bene lo switch culturale che la campagna vorrebbe far fare a chi ancora lega il consumo della polenta a vecchi stereotipi, come ad esempio il fatto che sia un piatto stagionale o pesante, o che richieda tempi lunghi di preparazione. La polenta, al contrario, è un piatto estremamente versatile e adatto ai tempi in cui viviamo, in grado di mettere d’accordo anche i più esigenti, anzi di sorprenderli piacevolmente!

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