Pubblicato il: 25/01/2019 20:00
Eccentrica, curiosa, irriverente, dalla forte personalità. Ecco la new lady Gattinoni che sfila, domenica prossima, negli spazi del Museo Macro Asilo. La sua parola d’ordine è ‘Upcycling’, come il dictat della nuova collezione Couture per la prossima stagione calda di Guillermo Mariotto per la storica maison romana. ‘Upcycling’, ovvero il sapere delle mani unito alla disciplina della couture. Riuso creativo e non solo. Il noto couturier ha scolpito abiti plasmandoli sulla colta moda della maison, rielaborandone i canoni, investendoli di nuova luce e nuovi valori. Il direttore creativo di casa Gattinoni ha immaginato un melting pot di culture con Venezia, capitale delle contaminazioni e delle arti, amatissima tra l’altro da Coco Chanel, Peggy Guggenheim, Elsa Maxwell e Anna Piaggi.
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Ma c’è anche la New York di Valentina Ilardi, la fashion stylist, che ha collaborato con Mariotto per elaborare la donna della prossima P/E. Allure metropolitan-chic. Due capitali di assoluta distinzione che diventano il palcoscenico prediletto dalle eccentriche new lady Gattinoni. Rubano nella valigia di un rapper. Bermuda over-size, di pizzo verde army, doppiati in organza fluo, gilet di mousseline soleil con cappuccio e l’irrinunciabile bomber XXXL, con ricami araldici in dapka ripresi dai grandi casati europei. Spiano nell’armadio di un post-millenial per trasformare il proprio guardaroba con i codici della couture. Adorano i colori fluo.
Il giallo, il fucsia, l’arancio, mixati al verde army, al ceruleo e al bordeaux. Corallo, viola, argento, pizzo e oro, tulle e trame ricamate. Si fanno avvolgere da tripudi di rouches coloratissime dipinte a mano, come le tele dell’artista Gina Mariotto che si materializzano su tessuti, tulle e sete come fossero quadri da indossare. Rubano nelle casseforti i preziosi gioielli realizzati da Gianni de Benedittis, in esclusiva per Gattinoni, ispirati all’esotismo della ‘Via della Seta’. Ogni abito un movimento musicale. Come un’ouverture, libero, leggiero, estinto, focoso, appassionato, astratto. Così simile al perpetuo divenire della creatività.
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