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Veronica Gentili, a che serve costei? Ora lo sappiamo: ad alimentare l’industria del “fuori onda”

Ci chiedevamo da tempo a cosa servisse tal Veronica Gentili in “Stasera Italia” di Rete4, nuovo network di dura opposizione al governo. Prospettive di tre quarti e mascella mobile non riuscivano a mascherare il superfluo assoluto dei suoi interventi

Ora apprendiamo da Giampiero Mughini (vedi Dagospia) che è la figlia di donna Netta Vespignani -intellettuale notissima all’interno dell’ampia cerchia delle Mura Aureliane, ma a livello siderale, cioè nelle terrazze del potere: a livello stradale e nel resto d’Italia non sono mai arrivati, purtroppo, la spinta etico-pedagogica propulsiva e il vespignanipensiero che potrebbero salvarci dall’ignoranza-.

 

Per qualche misterioso, ma infine decifrabile motivo, la figlia di tanta madre è giunta ad affrontare, secondo una prospettiva non solo pettorale ma anche radical-chic, personaggi del calibro di Vittorio Feltri. Questi era spesso ospite, benché con aria piuttosto annoiata e riluttante (e lo capiamo benissimo) di “Stasera Italia”. Affrontare è una parola grossa: le più incisive stoccate della Gentili provengono infatti non dalla trasmissione destinata al popolo bue, ma dai “fuori onda”. In questo c’è una logica, che non deriva da una forma di vigliaccheria, come si potrebbe pensare, ma da quel “conto della serva” che parte dai picchi di ascolto regolarmente registrati da “Stasera Italia” nel corso di certe intemerate, esilaranti e soprattutto senza filtri, del direttore di “Libero”. Ora, quel picco non ci sarà più, pare, perché Feltri si è dichiarato indisponibile, d’ora in poi, a tirare la volata alla signorina Gentili, a seguito della diffusione su “Striscia la Notizia” del fuori onda in cui la vespignanigènita, scesa giù per un attimo dalle terrazze capitoline fino al livello della strada, sghignazza e gli dà dell'”imbriaco”.

 

Fin qui tutto ok: comprendiamo Feltri e anche la Gentili, che più di così non può esprimere. Ma il solito diavoletto che battezzeremo Apen Sarmale (sottotitolo: s’indovina sempre) ci suggerisce che i fuori onda divulgati (spesso con il consenso dei protagonisti) da “Striscia la Notizia” o da altri programmi Mediaset hanno uno scopo ben preciso: aumentare la popolarità dei “fuoriondisti”. E’ automatico, infatti, che queste registrazioni cosiddette clandestine dopo rimpallino come nei flipper su carta stampata, web e social  e diano visibilità a personaggi che intrinsecamente non possiedono alcuna qualità per adire l’empireo del successo mediatico. Così come è arcinoto ai conduttori e agli ospiti Mediaset che il fuori onda c’è e a volte lotta insieme a loro. Mentre scorre la pubblicità, qualsiasi loro ruttino viene registrato e tenuto in serbo per l’occorrenza. E allora spesso “je danno ggiù” (come direbbe Veronica Gentili) e sperano nel miracolo da tavolino che li faccia uscire dal naturale anonimato. Certo, aggiunge il maligno Apen, bisogna considerare che anche “Libero Quotidiano” ha tutto da guadagnare, in termini di copie vendute, da questa nobile tenzone, e allora … 

 

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