(ANSA) – ROMA, 16 MAR – Il mistero della nostra identità è nelle mani dei nostri genitori. Lo racconta Manuel Vilas nel suo primo romanzo pubblicato in Italia, ‘In tutto c’è stata bellezza’ (Guanda), caso editoriale in Spagna, eletto da El Pais e El Mundo “miglior libro del 2018”. E’ una storia autobiografica, ma “c’è sempre l’elaborazione soggettiva della memoria e della letteratura” dice all’ANSA lo scrittore che il 17 marzo protagonista di un atteso incontro a ‘Libri Come’, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “Quando morì mia madre, nel maggio 2014, mi chiesi: ‘Ma io chi sono?’ e mi sono reso conto che quando un essere umano vuole capire qual è la sua identità deve ricorrere ai suoi genitori” spiega Vilas, poeta oltre che narratore, nato a Barbastro nel 1962, che in questo suo ultimo romanzo percorre a ritroso la sua vita, rispolverando la memoria di chi erano i suoi genitori, i suoi nonni, esplorando il legame tra generazioni, intrecciando i ricordi personali a un ritratto della Spagna degli ultimi decenni.
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