Fu battuto allora dall’inglese Wilfred Baddeley, che insieme al gemello Herbert, era intenzionato a raccogliere l’eredità dei gemelli William ed Ernest Renshaw, primi dominatori del torneo. I Baddeley gli sbarrarono la strada anche in doppio, superando lui e il fido Stoker, in quattro set ,nella finalissima.
Pim sarebbe tornato l’anno successivo, nonostante fosse stato colpito da febbre tifoide. E questa volta si sarebbe qualificato per il Challenge Round, dove avrebbe trovato ad aspettarlo lo stesso Baddeley.
Ne uscì ancora battuto (4-6 6-3 6-3 6-2) ma non domo. Perché nel 1893 si ripresentò, più combattivo che mai.
Fu la stagione delle grandi rivincite perché al dottor Pim riuscì di battere sia Wilfried in singolare che i gemelli in doppio, sempre con Stoker.
Era la consacrazione a grande campione di quello sport, ancora nella sua fase pionieristica: l’avrebbe definitivamente sancita ribadendo il successo in singolare nel 1894, sempre a spese dell’eterno rivale Wilfred Baddeley.
Poi decise di smettere. Appese classicamente la racchetta al chiodo, anche perché al tempo non era considerato serio per un medico dedicarsi così intensamente ai giochi sui prati. Si concentrò sul suo lavoro presso il St. Columcille’s Hospital di Loughlinstown, un sobborgo di Dublino, dove avrebbe praticato la sua professione per più di 40 anni.
Ma la sua fama di grande giocatore di volo continuò ad aleggiare sui court londinesi e quando nel 1902 si trattò per le Isole Britanniche di tornare a sfidare gli Stati Uniti, nella seconda edizione della Coppa Davis, i selezionatori pensarono a lui e alla sua esperienza per affiancare i nuovi astri, il fratelli Reginald e Laurie Doherty.
La faccenda suscitò non poche discussioni: i detrattori dicevano che era ingrassato e troppo fuori forma. Lui stesso temeva che una simile avventura non si addicesse a un medico rispettabile.
La passione per la racchetta però finì per prevalere. Si mise a dieta, perse più di 13 chili in sei settimane e si imbarcò per New York, con lo pseudonimo di Mr.X,
Purtroppo le cose non andarono bene al Crescent Athletic Club di Brooklyn.
Pim perse entrambi i singolari, in quattro set contro Malcom Whitman e in tre con William Larned. Reggie Doherty battè Larned al quinto e insieme a Laurie superò la coppia statunitense formata da proprio da Dwight Davis e Holcombe Ward.
Sul due pari, Whitman si dimostrò troppo forte anche per il più forte dei Doherty e il bowl d’argento rimase in America. E a noi rimane la leggenda del dottor Pim e delle sue strepitose volèe.