PADOVA – Trentatré anni dopo, un pesista italiano si avvicina allo storico record di Alessandro Andrei. È Leonardo Fabbri l’autore del secondo lancio italiano di tutti i tempi (secondo lo era già con 21,59), con uno straordinario 21,99 metri realizzato nella terza e ultima giornata dei campionati italiani assoluti di Padova. Nessuno, appunto, si era spinto così avanti da una sera del 1987 a Viareggio, quando Alessandro Andrei, a pochi giorni dal campionato mondiale di Roma, scagliò a 22,91 metri, allora record del mondo.
Secondo al mondo dietro Crouser
Fabbri, 23enne fiorentino dell’Aeronautica militare, si è migliorato di quaranta centimetri rispetto al limite indoor di 21,59 realizzato lo scorso febbraio a Stoccolma. Non un caso, visto che questa è la nona gara in cui Fabbri supera i ventuno metri nel 2020. Il suo 21,99, ottenuto al quinto tentativo, è la prima misura stagionale in Europa, meglio del 21,88 del polacco oro continentale Michal Haratyk. Ma anche la seconda nella graduatoria mondiale dopo il 22,91 dello statunitense Ryan Crouser, campione olimpico a Rio. È un pesista doc anche l’allenatore di Fabbri: Paolo Dal Soglio, campione europeo indoor nel 1996. Nella giornata felice del lancio del peso brilla anche il neo italiano Zane Weir, di origine sudafricana, giunto fino a 20,31 metri.
“Voglio divertirmi a Tokyo”
“È un lancio che ho sentito subito buono” la reazione di Leonardo Fabbri dopo la gara, “infatti ho esultato quando l’ho visto cadere. C’erano condizioni ideali, la pedana molto buona e finalmente sono riuscito a trovare tutto perfetto. Vuol dire che sto lavorando bene e che sto seguendo le indicazioni di Paolo Dal Soglio. I 22 metri me li sarei aspettati in carriera, ma non quest’anno. Ho lanciato un metro esatto in più rispetto rispetto al 2019 che avevo terminato con 20,99. Vuol dire che sto crescendo, sto rispettando tutte le tappe. Speriamo di divertirci quando sarà il momento, in particolare a Tokyo nella prossima stagione. E adesso? Nulla, si riparte come non fosse successo niente”.
Primo titolo di Dalia Kaddari
Nuove leve nell’atletica italiana. Dopo il primo titolo assoluto vinto da Larissa Iapichino, duecento metri da ricordare per Dalia Kaddari, sprinter sarda delle Fiamme Oro ancora juniores: ha vinto il suo primo titolo tricolore con un 23.30 (-0.1) che consolida la sua seconda posizione nella lista italiana di sempre nella categoria. Battute le più esperte Irene Siragusa (23.39) e Gloria Hooper (23.57). Nelle altre gare vittorie per Antonio Infantino (200, 20.71) Mario Lambrughi (400 hs, 49.84), Ayomide Folorunso (400 hs, 56.47), Darya Derkach (triplo, ottavo titolo nazionale in carriera in 13,56), Daisy Osakue (disco, 58,26), Roberta Bruni (asta, 4,30).
Fonte www.repubblica.it