Il bello viene “dalle zuppe in allenamento”. Dalla fatica mirata, non più astratta o mal sopportata. Ai Mondiali di mezza maratona che si correranno sabato a Gdynia, in Polonia, c’è un volto guida, il volto con più storie alle spalle: Valeria Straneo. Le sue rughe sono le strade percorse, sono i chilometri che il corpo riassume intorno agli occhi, sulle guance, dove abita il sudore. Gli anni di Valeria hanno la fierezza del tempo vissuto dalla parte giusta, anzi correndo nella direzione giusta. Già, quarantaquattro anni e non sentirli sono il tassello di un unico mosaico: “Che bello tornare a correre in nazionale, non ci si abitua mai a queste emozioni, anche se si è esperti. E c’è una responsabilità in più, perché non si gareggia solo per se stessi e si deve dare il massimo”.
Erano quattro anni che Valeria non indossava la maglia azzurra, da Rio 2016. E siccome non c’è età che tenga, o meglio che trattenga, non è detto che non possa presentarsi a Tokyo, nella sua forma attuale, provocata dalle “zuppe in allenamento”, prese mentre era in preparazione a casa del suo coach, Stefano Baldini, a Rubiera. Per zuppa si intende: “Cinque volte i 3000 metri, con 1000 di recupero”. Da più di un anno non ha problemi fisici. Nel suo strampalato (come per tutti) 2020, ha comunque vinto il titolo italiano nella mezza e poi anche quello dei 10000 in pista.
Joshua Cheptegei
L’Italia ha dieci atleti in gara, cinque uomini (Faniel, primatista italiano della maratona, La Rosa, Riva, D’Onofrio e l’altro Crippa (Nekagenet) e cinque donne (Straneo, Epis, Cascavilla, Stefani e Sugamiele). I Mondiali di mezza maratona, cui parteciperanno 283 atleti, 157 uomini e 126 donne, originariamente previsti per il 29 marzo, sono l’unica manifestazione iridata sopravvissuta alla ghigliottina dello stravolgimento dei calendari e della pandemia. Le donne partiranno alle 11, gli uomini alle 12.30 di sabato mattina. Storia fra le storie, quella della finlandese Annemari Kiekara che a 43 anni torna a correre una mezza dopo vent’anni.
Favoriti: tra gli uomini ovviamente Joshua Cheptegei, reduce dalla doppia impresa di prendersi i primati del mondo dei 5000 (a Montecarlo) e dei 10000 (a Valencia). E’ lui la star, anche se è un debuttante sulla distanza. Cheptegei conta di conquistare il terzo titolo mondiale dopo quello dei 10000 di Doha del 2019 e del cross. Poi l’altro ugandese, il 20enne Jacob Kiplimo. Tra i kenyani mancherà il primatista del mondo della distanza, Geoffrey Kipsang Kamworor (58’01), ma ci sono altri specialisti come Kandie, Barsoton, Ngeno, Kimeli e Gachaga. Fra le donne, l’etiope Yeshaneh, la kenyana Jepchirchir e la Jepkosgei. Ha dato forfait l’olandese Hassan. Diretta streaming su Rai Sport Web a partire dalle 10.30 e differita su Raisport alle 15.15.Fonte www.repubblica.it