Ormai la storia di Mario Balotelli e il Brescia è una telenovela. Nella nuova puntata l’attaccante, virtualmente licenziato dalla sua società, si è ripresentato al centro sportivo di Torbole Casaglia per svolgere gli allenamenti. Ma sul cancello d’ingresso è stato bloccato e rimandato a casa con un giorno di riposo. Prima di lasciare il centro sportivo, Balotelli si è rivolto ai giornalisti e ha detto polemicamente: “Scrivete pure che non sono venuto”.
La malattia e la rescissione unilaterale del contratto
Venerdì 5 giugno il club di Massimo Cellino ha chiesto la rescissione unilaterale del contratto. Ora sarà il collegio arbitrale a decidere. In questi giorni Balotelli era a casa in malattia con una diagnosi di gastroenterite acuta, come lui stesso aveva fatto sapere attraverso Instagram.
“Doveva osservare ancora un giorno di malattia”
Il Brescia ha spiegato i motivi per i quali “Balo” non è stato ammesso al centro sportivo. “Balotelli doveva osservare ancora un giorno di malattia. Ieri sera alle 21.30 – questa la ricostruzione del Brescia – l’attaccante ha inviato alla società una mail nella quale annunciava che oggi sarebbe stato pronto a tornare ad allenarsi (ne ha diritto essendo a tutti gli effetti sotto contratto) nonostante il certificato lo coprisse fino a oggi compreso. Il club solo questa mattina ha letto la mail di Balotelli che quando è arrivato al campo accompagnato dall’amico, si è visto passare un telefono da un membro dello staff della società: dopo un breve colloquio, nel quale gli è stato comunicato di restare a riposo anche oggi perché non c’erano stati i tempi tecnici per organizzare il lavoro per lui, ha fatto dietrofront. A questo punto dovrebbe ripresentarsi domani (10 giugno, ndr).