ORLANDO – Arrivare “secondo” per uno abituato a battere ogni record possibile e immaginabile non è contemplato. Ed è proprio per questo che LeBron James non ha gradito affatto essersi piazzato alle spalle di Giannis Antetokounmpo nella corsa al titolo di MVP della stagione, non fosse altro per le “sole” 16 indicazioni, sulle 101 disponibili, come miglior giocatore della Lega. “Se devo essere sincero, sono davvero incazzato”. Il greco, eletto per il secondo anno di fila a 25 anni (c’erano riusciti solo lo stesso LeBron James e Kareem Abdul-Jabbar), ha portato a casa ben 84 voti. Ed è anche il terzo di sempre a conquistare nello stesso anno i premi di miglior giocatore e miglior difensore dopo Michael Jordan e Hakeem Olajuwon.
Solo 16 voti su 101
A infastidire il Prescelto, quattro volte Mvp, dietro solo a Michael Jordan e Kareem Abdul-Jabbar in questa speciale classifica, sono soprattutto i 16 voti ottenuti. “Sono arrabbiato perché su 101 voti, soltanto in 16 hanno indicato me come miglior giocatore NBA. Non sto dicendo che Antetokounmpo non l’abbia meritato, ma è una cosa che mi ha infastidito parecchio. Tutto bene, per carità, anche se il metro di valutazione cambia di volta in volta e certe volte mi sembra un po’ strano”. Una cosa che proprio non è andata giù a King James che l’ha sottolineata anche su Twitter: “16 su 101! Ok bello! Li ho presi tutti”.
LeBron davanti a Jordan e Abdul-Jabbar
C’è però un dato che LeBron non ha preso in considerazione, l’Mvp voting-share, che guarda media delle preferenze raccolte in carriera. E le statistiche di King James da questo punto di vista sono impressionanti. Perché, su un totale di 10 punti, la stella dei Lakers ha una media votazione di 8.81 che lo colloca al primo posto nella storia della Nba, davanti anche Michael Jordan, secondo con 8.14 e Kareem Abdul-Jabbar con 6.20.
Fonte www.repubblica.it