ORLANDO – Una tripla sulla sirena di Anthony Davis regala ai Los Angeles Lakers il punto del 2 a 0 nella finale della Western Conference e condanna Denver all’ennesima, stavolta forse impossibile rimonta dopo quelle contro Jazz e Clippers nei turni precedenti. Al suo primo canestro decisivo in carriera nei playoff Nba, il lungo di Los Angeles ha trascinato i suoi nei minuti finali di gara 2, finita 105-103, segnando gli ultimi 10 punti. Per Davis una serata da 31 punti, 9 rimbalzi, 11/23 al tiro (2/4 da tre) e 7/7 ai liberi, ma soprattutto la giocata decisiva sulla rimessa laterale quando mancavano soltanto 2.1 secondi al termine del match: “Non ho mai avuto un dubbio, vivo per questi tiri”, ha spiegato l’ex New Orleans dopo aver regalato il successo ai Lakers gridando “Kobe”, “perché Bryant quel tiro lo avrebbe certamente segnato”.
In casa Lakers la serata resta coperta anche da ombre. Avanti di 16 punti nel secondo tempo, Los Angeles si è fatta rimontare sprecando 8 lunghezze di vantaggio negli ultimi tre minuti. Per LeBron James una prima frazione da dominatore con 20 punti e 8/11 al tiro (di cui 3/4 da tre punti), grazie ai quali Los Angeles è tornata negli spogliatoi sul +10, ma appena 6 punti con 2/9 al tiro e 0/4 da tre nella seconda metà di gara. Non una grande partita per Danny Green e Caldwell-Pope, autori di 11 punti a testa. Per i Nuggets rimane dunque il rammarico di aver sprecato un’occasione enorme. Jokic ha disputato una partita eccezionale con 30 punti, 9 assist e 4 recuperi difensivi, tirando 9/20 dal campo e 11/12 ai liberi con tutte le giocate decisive nel finale. Jamal Murray ha aggiunto 25 punti e Michael Porter Jr. 15 dalla panchina in meno di 20 minuti, con coach Malone che ha pescato il jolly PJ Dozier protagonista con 15 minuti di ottimo impatto. Numeri inutili per Denver, chiamata ora all’ennesima missione impossibile: nessuno, infatti, ha mai battuto LeBron James in una serie play-off partendo da 0-2.
Fonte www.repubblica.it