ORLANDO – Semifinale playoff shock per Milwaukee. La migliore squadra dell’Eastern Conference, tra le favorite alla vittoria dell’anello, ora è chiamata all’impresa. Dopo gara-2, infatti, Antetokounmpo e compagni si ritrovano sotto 2-0 contro i Miami Heat, capaci ancora una volta di portare a casa il successo all’ultimo respiro per 116-114 grazie anche a un’ottima difesa. Il migliore in casa Heat è Goran Dragic, alla sesta gara consecutiva di playoff con almeno 20 punti (23 con 4 triple). A sostenere lo sloveno c’è Tyler Herro con 17 punti, ma è tutto il quintetto di Spoelstra a far sentire il proprio apporto, finendo tutto in doppia cifra.
Il fallo di Antetokounmpo che decide il match
Jimmy Butler, autore di 40 punti in gara-1, questa volta si è concentrato soprattutto sulla fase difensiva limitando al massimo Antetokounmpo. Il greco ha fatto meglio della prima uscita chiudendo con 29 punti e 14 rimbalzi, macchiando, però, la sua gara con un fallo all’ultimo secondo su Butler che ha di fatto consegnato la gara agli avversari. L’episodio è stato anche controllato all’instant replay, ma non c’è stato verso: l’ex 76ers è stato mandato in lunetta a tempo scaduto con due liberi (segnati) che hanno deciso la partita. Buon match anche per Khris Middleton (23 punti), Eric Bledsoe e Brook Lopez (16 punti).
Houston elimina Gallinari in gara-7
A Ovest è già finito il sogno playoff di Danilo Gallinari. Il tiratissimo primo turno contro Houston viene deciso in gara-7, ancora una volta sul filo del rasoio con i Rockets che la spuntano sugli Oklahoma City Thunder 104-102 chiudendo la serie sul 4-3. Alla fine sono decisivi per i texani 21 punti a testa da Eric Gordon e Robert Covington e 20 da Russell Westbrook oltre ai 17 di Harden. Non sono bastati ai Thunder la tripla doppia di Chris Paul e i 30 punti dello stesso Dort. Dopo l’ottima gara-6, delude invece Danilo Gallinari che chiude con soli 4 punti in 27 minuti. L’azzurro contribuisce con 9 rimbalzi, ma sbaglia tutte le uniche tre triple della sua serata e anche l’unico libero, che lo vede in lunetta negli ultimi secondi sul fallo di Harden.
Fonte www.repubblica.it