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Basket, playoff Nba: falsa partenza per Bucks e Lakers, Gallinari non basta ai Thunder

ORLANDO (Stati Uniti) –  Parte in salita il cammino dei playoff per Milwaukee Bucks e Los Angeles Lakers, prime classificate nelle rispettive Conference nella regular season, come pure per Oklahoma City nonostante una grande prestazione di Danilo Gallinari. Ecco l’istantanea della seconda giornata Nba dedicata alle sfide valide per il primo turno playoff nella ‘bolla’ di Orlando.

Vucevic super e Orlando sgambetta Milwaukee

La prima sorpresa la riservano i Bucks, dominatori della Eastern Conference e favoriti d’obbligo della vigilia nella sfida con i Magic ma svagati e stravolti in una gara-1 che Orlando ha vinto con merito (122-110). La squadra della Florida infatti è chirurgica nel prendersi la doppia cifra di vantaggio nella prima frazione e poi, sfruttando le 16 triple a bersaglio sempre segnate nei momenti decisivi, mantiene la testa del match per i restanti 36 minuti, senza permettere agli avversari di tornare in partita. Alla sirena finale le cifre sorridono a un Giannis Antetokounmpo che ha inciso, ma non è riuscito a fare la differenza: per lui sono 31 punti, 17 rimbalzi e 7 assist in 34 minuti sul parquet con percentuali che sfiorano il 50% sia dal campo che dall’arco. La sensazione però è che i Magic abbiano scelto il giusto piano partita per limitarne l’impatto, soprattutto sui compagni di squadra: Orlando ha riempito l’area, sfidato l’MVP in carica al tiro e beneficiando di un modesto 14/42 dalla lunga distanza di Milwaukee, figlio sia della difesa che della pessima serata dei Bucks. Da sottolineare dall’altra parte la prestazione di un sontuoso Nikola Vucevic, leader tecnico ed emotivo di una squadra che, anche grazie ai suoi strappi, è riuscita a tenersi stretta il vantaggio. Il lungo montenegrino chiude con 35 punti a referto – suo nuovo massimo in carriera ai playoff – e 13 rimbalzi, ma è solo uno dei sei giocatori in doppia cifra in una squadra che si gode i 18 punti di Terrence Ross arrivati a gara in corso e i 15 a testa di Gary Clark e Markelle Fultz.

Non basta LeBron, Lakers cedono ai Blazers

A oltre sette anni di distanza dall’ultima partita playoff giocata dai Lakers, i gialloviola ripartono nella post-season con una sconfitta, battuti in volata dai Blazers (100-93) che non patiscono la stanchezza del play-in e dimostrano di essere più reattivi e decisi nel quarto periodo. Decisive nel finale tre triple a segno, di cui una firmata Damian Lillard da distanza siderale e un’altra dal solito Carmelo Anthony, specialista nel realizzare canestri pesanti per Portland. Alla sirena finale sono 34 i punti messi a referto da Damian Lillard (con 6 triple, 5 rimbalzi e 5 assist), ancora una volta protagonista e trascinatore dei Blazers: nei 43 minuti con lui sul parquet Portland chiude con un eloquente +19 di plus/minus. Doppia doppia da 16 punti e 15 rimbalzi per Jusuf Nurkic, mentre sono 21 quelli realizzati da CJ McCollum e 11 con 11 tiri quelli di un Carmelo Anthony che raccoglie anche 10 rimbalzi e ritrova la mira nel momento cruciale di gara. Inizia così con una sconfitta l’avventura di LeBron James ai playoff con i Lakers (primo posto a Ovest), a quasi 800 giorni di distanza dall’ultima volta che il numero 23 era sceso sul parquet per disputare una gara di post-season. James gioca una super partita e chiude con 23 punti, 17 rimbalzi e 16 assist, 24esima tripla doppia in carriera ai playoff e 23esima in generale in maglia Lakers (superato Kobe Bryant). I 16 assist inoltre sono anche il suo massimo in carriera nella post-season, ma non sono bastati per permettere al team californiano di conquistare il successo nella prima sfida della serie. Il miglior realizzatore in casa Lakers è Anthony Davis, autore di 28 punti con 11 rimbalzi, ma con modeste percentuali dal campo: l’ex Pelicans chiude con 8/24 al tiro e 0/5 dalla lunga distanza, non riuscendo mai a incidere con i piedi oltre l’arco. Il -20 di plus/minus in 39 minuti ben racconta il suo impatto sulla gara.

Gallinari 29 punti ma Oklahoma ko con Houston

Esce dal campo con l’amaro in bocca anche Danilo Gallinari, comunque il migliore dei Thunder nel confronto perso per 123-108 contro gli Houston Rockets.  Una delle serie più attese è iniziata con un match che ha davvero poca storia: la squadra texana impone la propria superiorità e disinnesca i rivali in entrambe le metà campo, cavalcando un James Harden in totale controllo dal punto di vista tecnico, tattico ed emotivo e una panchina sorprendentemente produttiva. Merito dei 22 di Jeff Green e dei 14 di Ben McLemore per sopperire all’assenza di Russell Westbrook, attivissimo e coinvoltissimo a bordo campo durante la gara. Il ‘Barba’ vince decisamente il primo duello contro Chris Paul: per lui 37 punti e 11 rimbalzi con eccellenti percentuali (12/22 dal campo, 6/13 da tre e 7/8 ai liberi) in soli 34 minuti, senza che coach Mike D’Antoni avesse bisogno di spremerlo più del necessario grazie anche ai 21 di un convincente Eric Gordon. I Rockets si confermano imbattibili quando segnano da tre con almeno il 37%: 20/52 di squadra dall’arco per i texani pari al 38.5%, percentuali insostenibili per la difesa di OKC. I Thunder hanno dimostrato di averci capito poco tanto in attacco quanto in difesa, faticando in entrambe le metà campo e toccando anche il -23 nel corso di un secondo tempo in cui non sono mai riusciti a impensierire gli avversari. La tripla doppia sfiorata da Chris Paul (20 punti, 10 rimbalzi e 9 assist) è piuttosto bugiarda, visto che CP3 dopo aver faticato in attacco si è acceso solo nell’ultimo quarto quando era già troppo tardi. L’unica nota positiva per Oklahoma è dunque la partita dell’azzurro Gallinari, miglior realizzatore dei suoi con 29 punti (9/17 al tiro, 2/5 da tre e 9/9 ai liberi), oltre a 3 rimbalzi e 3 assist, e per larghi tratti l’unica fonte di attacco per la squadra nei 33 minuti in cui è rimasto in campo. Steven Adams ha fatto sentire la sua presenza con 17 punti e 12 rimbalzi, ma non ha trovato un accoppiamento difensivo sostenibile. Male sia Gilgeous-Alexander (2/8 per 9 punti) che Schröder (3/12 e 0/5 da tre con 6 punti alla fine): servirà ben altro per pareggiare la serie.

Miami stoppa Indiana, decisivo Butler

Jimmy Butler è il protagonista del successo degli Heat in gara-1 contro i Pacers, battuti 113-101 grazie ai 28 punti dell’All-Star ex-Philadelphia e alle sue giocate decisive nel finale. È Butler a firmare le due triple che scavano il margine tra le squadre negli ultimi quattro minuti, intervallate da una giocata di pura intensità sul nemico TJ Warren che porta alla palla recuperata. Oltre ai suoi canestri, sono 24 i punti a referto per Goran Dragic e 17 con 10 rimbalzi e 6 assist quelli di Bam Adebayo. In casa Pacers i migliori realizzatori invece sono TJ Warren e Malcolm Brogdon, con 22 punti a testa conditi rispettivamente con 8 rimbalzi dal primo e 10 assist dal secondo. A preoccupare Indiana, oltre alla sconfitta, è l’infortunio di Victor Oladipo, costretto a uscire per un colpo all’occhio dopo essere rimasto sul parquet per soli 9 minuti chiusi con 4 punti a referto e zero canestri a bersaglio su due tentativi dal campo.
 

Fonte www.repubblica.it

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