ORLANDO – Ha già definito una delle sue semifinali playoff la Eastern Conference del campionato Nba, con Toronto e Boston avanti tutta, mentre regna maggiore equilibrio dopo gara 4 nelle serie di primo turno post season della Western Conference, con Utah capace di portarsi sul 3-1 contro Denver mentre Dallas torna in parità (2-2) con i Los Angeles Clippers grazie ancora una volta a un Luka Doncic da applausi nonostante una caviglia malconcia.
Panchina da 100 punti, Toronto travolge Brooklyn
Tutto facile per i Toronto Raptors anche in gara-4: vittoria in scioltezza (150-122) sui Brooklyn Nets e serie chiusa sul 4-0. Un successo raccolto nonostante l’uscita dopo soli 9 minuti di utilizzo causa infortunio di Kyle Lowry: nessun problema, a travolgere il team newyorchese ci pensa la panchina della squadra canadese, che raccoglie 100 punti complessivi, il maggior numero mai messo insieme nella storia Nba da quando vengono raccolti i dati dal 1970-71. Alla sirena finale sono 29 punti per Norman Powell e 27 con 15 rimbalzi per Serge Ibaka (in soli 24 minuti, con 12/14 al tiro), in un match segnato in maniera decisiva dal parziale da 39-19 che nel terzo quarto chiude i conti in favore dei campioni in carica. Pascal Siakam è il migliore tra i titolari dei Raptors: 20 punti e 10 assist in 33 minuti di gioco. Brooklyn esce dai playoff e dalla bolla come pronosticato da molti in sole quattro partite, con Caris LeVert, una delle poche note liete, che chiude con 35 punti, sei rimbalzi, sei assist, sei triple. Toronto si prepara invece alla sfida contro Boston con in palio la finale di conference.
Boston avanti tutta, paura per Harris
Anche i Celtic infatti non hanno problemi nell’archiviare la pratica contro Philadelphia: 4-0 e serie chiusa con un ‘cappotto’ dopo il 110-106 della notte italiana. L’esito non è mai stato in discussione e il brusco stop potrebbe costare la panchina a Brett Brown. A guidare Boston ci pensa Kemba Walker con 32 punti di bottino personale. Il momento di svolta quando Tatum toglie inavvertitamente l’appoggio a Tobias Harris, facendolo cadere pesantemente a terra con tutto il peso sulla testa. Il giocatore dei Sixers, per alcuni minuti, resta sul parquet esanime e sanguinante: si teme il peggio poi, però, si rialza e torna negli spogliatoi. Se la caverà con un taglio all’altezza del sopracciglio, riuscendo perfino a tornare in campo e a concludere il match, con epilogo amaro però per Philadelphia.
Doncic 43 punti, Dallas riaggancia i Clippers
Giochi ancora aperti invece ad Ovest, dove la situazione è in perfetta parità ora tra Dallas e Los Angeles Clippers. Decisivo – e non è certo una novità – nel successo dei Mavs per 135-133 (la partita più bella della bolla finora) Luka Doncic, anche se in dubbio fino all’ultimo per una distorsione alla caviglia e senza il compagno più forte Kristaps Porzingis, infortunato: il 21enne sloveno domina la partita anche a mezzo servizio e mette a segno la tripla della vittoria sulla sirena del supplementare. Per Doncic, in tripla doppia già nel terzo quarto, alla fine ci sono 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist mettendo a segno tutti gli ultimi sette punti dei suoi nel supplementare, chiudendo con 18/31 al tiro nonostante la difesa a tratti impenetrabile di Kawhi Leonard. Una prestazione da consegnare direttamente alla storia: nessuno più giovane di lui aveva mai realizzato un buzzer beater (canestro decisivo sul suono della sirena) ai playoff. Ai Clippers non bastano i 32 punti di un Leonard che ha provato in tutti i modi a vincere la partita (suo l’assist no-look per il canestro del sorpasso di Marcus Morris a 9 secondi dalla fine del supplementare) e un Lou Williams incontenibile da 36 punti, più della metà dei 60 firmati dalla panchina di Doc Rivers. Altra prestazione disastrosa per Paul George: 9 punti e 3/14 al tiro senza mai lasciare il segno.
Utah piega Denver, Mitchell a quota 51
Vittoria in volata per gli Utah Jazz che sconfiggono 129-127 i Denver Nuggets e si portano sul 3-1 nella serie di primo turno playoff grazie all’ennesima super prestazione di Donovan Mitchell, determinante nel finale e uscito vincitore dal serrato testa a testa con Jamal Murray. Un’affermazione sofferta per la squadra di Salt Lake City, in una serata in cui Mike Conley aggiunge i suoi fondamentali 26 punti (8/13 al tiro e quattro triple a bersaglio), oltre ai 24 raccolti in uscita dalla panchina da Jordan Clarkson. Protagonista assoluto però è ancora una volta Mitchell, che dopo i 57 di gara-1 si concede anche una partita da 51 punti, 13 dei quali arrivati uno dopo l’altro nel finale serrato della sfida. Mitchell chiude con 15/27 al tiro, un semi-perfetto 17/18 a cronometro fermo, condito con sette assist e quattro rimbalzi. Inutile invece, almeno ai fini del risultato, lo sforzo di Jamal Murray, a referto con 50 punti, al termine di un match in cui il canadese le ha davvero provate tutte per riuscire a vincere: per lui 9/15 dalla lunga distanza, in una gara da 18/31 complessivo condita anche con 11 rimbalzi e 7 assist. Il numero 27 dei Nuggets diventa così il giocatore con più punti in una singola partita playoff nella storia di Denver, superando Spencer Haywood che nel 1970 ne segnò 45 in una sfida della Aba.
Fonte www.repubblica.it