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Basket, riparte l’Eurolega: Milano sogna i playoff, incognita Covid

ROMA – Si riparte, anche se non si può sapere per quanto. L’Eurolega di basket riprende giovedì 1 ottobre con il solito punto interrogativo legato al coronavirus, che qualche mese fa ha costretto l’organizzazione a bloccare tutto, ma è un dubbio che riguarda l’intero sport mondiale, e anche la pallacanestro deve farci i conti. Ai blocchi di partenza si ripresentano dunque le stesse diciotto formazioni costrette allo stop a causa del lockdown: i dubbi estivi sulla presenza o meno del Panathinaikos sono stati spazzati via, per l’amarezza della Virtus Bologna che sognava un posto tra le diciotto pretendenti allo scettro di regina d’Europa. La pattuglia delle favorite non è ristrettissima: si riparte dall’Efes, fermato sul più bello un anno fa, dalle “solite” Barcellona e Real Madrid, quest’ultima in attesa di conoscere il futuro di Facundo Campazzo, sempre più attratto dal mondo Nba, e dal CSKA Mosca, che vuole dimenticare una stagione complicata con colpi di ottimo livello.

L’Efes ci riprova, Jasikevicius per rilanciare il Barcellona

Larkin stava dominando la scorsa stagione, la presenza di un altro fenomeno come Micic aveva proiettato l’Efes in testa alla classifica di Eurolega. La squadra di Ataman riparte da lì, da un roster praticamente identico. La concorrenza, però, è spietata. Il Barcellona, per esempio, si è affidato a un drastico cambio di regia. Per il playmaking è arrivato un fuoriclasse come Calathes e in panchina si è seduto un altro genio del gioco, passato con disinvoltura dall’avere la palla in mano al dover tenere lavagnetta e pennarello. Sarunas Jasikevicius torna in Catalogna con l’obiettivo di riportare il Barça a quelle Final Four che mancano da ben sei anni. Occhi puntati anche sul Real Madrid che però, come già accennato, rischia di perdere Facundo Campazzo a stagione in corso: l’argentino vuole l’Nba e attende segnali in merito alla ripartenza del campionato statunitense. Sono arrivati prospetti interessantissimi come Abalde e Alocen, ma non c’è dubbio che l’addio di Campazzo rivoluzionerebbe gli obiettivi della “casa blanca”. Sullo sfondo, il nuovo CSKA. La possibilità di puntare sul duo Shengelia-Milutinov sotto canestro fa passare in secondo piano l’addio di Hines, James con la palla in mano ha già dimostrato di saper mettere in crisi qualsiasi difesa d’Europa e il suo compito principale sarà alternare le soluzioni personali alle bocche da fuoco sotto i ferri. Rientrerà anche Clyburn dal lungo infortunio.  Sono sette i cambi di panchina: oltre al già citato avvicendamento Pesic-Jasikevicius, da registrare l’arrivo di Kokoskov al posto di una leggenda come Zelimir Obradovic alla guida di un ridimensionato Fenerbahçe e il ritorno in Eurolega di Andrea Trinchieri, nuovo coach del Bayern Monaco.

Le prospettive di Milano

I playoff di Eurolega, più che un sogno, per Milano stanno diventando una specie di assillo. Il roster appare di un altro livello rispetto a quello della scorsa stagione, anche solo per aver avuto la possibilità di inserire due veterani dell’Eurolega come Gigi Datome e Kyle Hines. Ettore Messina avrà a disposizione una squadra molto versatile, con la possibilità di cambiare molto in difesa. Sono stati lasciati andare pezzi grossi come Gudaitis e Nedovic, ma sono arrivati giocatori solidi e interessanti: da Delaney a Punter (che dovrà però rimanere ai box per le prossime tre settimane dopo l’infortunio patito al debutto in campionato), passando per Shields e LeDay. In cabina di regia c’è sempre Sergio Rodriguez, che dovrà dettare i tempi di una squadra che lo scorso anno aveva iniziato benissimo l’Eurolega salvo poi perdere contatto dalle prime posizioni. Entrare nelle prime otto, quest’anno, se non è una priorità è qualcosa che ci si avvicina parecchio. “So che Cska Mosca, Barcellona, Real Madrid, Efes e Fenerbahce arriveranno in fondo. E noi dobbiamo avvicinarci e lavorare per toccare quel livello. Siamo una squadra con meno centimetri rispetto allo scorso anno, ma se un centro basso come Hines è proprio quello che ha vinto più di tutti, direi che abbiamo una bella garanzia”, ha detto Rodriguez qualche giorno fa.

Format e diritti tv

Non cambia la formula: diciotto squadre impegnate in una lunghissima e logorante regular season da 34 partite che finirà il 9 aprile, quindi i playoff per le prime otto, infine la Final Four. L’Eurolega ha confermato la sede dell’ultimo atto del torneo: si giocherà a Colonia. La Lanxess Arena era stata scelta per le finali dello scorso anno e l’organizzazione ha deciso di ribadire la decisione già presa: dal 28 al 30 maggio, Covid permettendo, ci sarà la sfida tra le quattro migliori d’Europa. Le gare di Eurolega potranno essere viste in Italia su Eurosport, con alcuni match visibili sui canali satellitari e l’intero ventaglio di partite visibile in streaming a pagamento tramite l’Eurosport Player, che offre pacchetti mensili e annuali.

Fonte www.repubblica.it

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