TORINO – Alla Juventus il 2-0 incassato dieci giorni fa a San Siro non è andato ancora giù. E allora il calendario si diverte a concedere subito ai bianconeri la rivincita: mercoledì 3 febbraio a Milano si gioca di nuovo il derby d’Italia, con l’Inter priva degli squalificati Lukaku e Hakimi e i bianconeri in una versione prevedibilmente più vicina a quella abitualmente presentata da Andrea Pirlo. Rispetto alla vittoria in scioltezza contro la Spal, per cominciare, con un Cristiano Ronaldo in più nel motore. Le semifinali di Coppa Italia non sono mai state in pericolo, la Juve ha domato agevolmente la Spal mettendo vieppiù in risalto le qualità di titolari aggiunti, rincalzi di lusso e giovani rampanti. Morata su rigore, Frabotta, Kulusevski e Chiesa hanno sigillato il 4-0 finale, appuntamento al 3 e al 10 febbraio per il doppio match contro l’Inter di Antonio Conte: andata a San Siro, ritorno allo Stadium, in gioco la finale.
Buffon titolare e capitano (con Bernardeschi vice) alla vigilia del 43° compleanno, Dragusin dall’inizio con Demiral e De Ligt a comporre un trio da 21 anni e 85 giorni di età media, Fagioli al debutto assoluto, Ronaldo a riposo nel giorno della festa organizzata in villa per l’amata Georgina e i suoi 27 anni, Morata e Kulusevski di punta: ecco le scelte di Pirlo. La Spal di Marino, che in Coppa ha già fatto fuori due avversarie di Serie A come il Crotone e il Sassuolo, se la gioca senza pressioni e sotto sotto pensa al colpaccio, foss’anche ai rigori. Il problema, per i ferraresi, è che i bianconeri vogliono chiuderla presto: così prima Frabotta, poi Morata fanno le prove dell’1-0. Il vantaggio si concretizza al quarto d’ora in seguito a un errore marchiano dell’arbitro Pezzuto che scambia un fallo di Vicari su Rabiot per una simulazione del francese, pure ammonito: il Var fa capire al fischietto leccese che l’azione merita di essere rivista e così l’assegnazione del rigore per la Juve diventa inevitabile. Morata non ha pietà e spiazza Berisha. Il raddoppio è storia dopo la mezz’ora con Frabotta che segna il primo gol da juventino: il terzino approfitta di uno slalom ubriacante di un Kulusevski in palla (lo svedese si porta a spasso mezza difesa avversaria) e con il sinistro gela Berisha, complice una leggera deviazione di Esposito. Nel frattempo la Spal, quinta forza della Serie B, ci aveva provato timidamente in ripartenza con Brignola, Floccari e Seck nel ruolo di ipotetici guastatori. Ma la differenza di categoria salta agli occhi: Ramsey e Morata combinano bene, Fagioli cresce in personalità grazie ai consigli urlati da Pirlo e in difesa la coppia del futuro Demiral-De Ligt piace, fatta la tara al rivale di turno. Nel frattempo si fa male Bernardeschi che dopo un contrasto con Sernicola accusa problemi al ginocchio e alla caviglia, ma prova invano a resistere: dopo l’intervallo, Pirlo lo sostituirà con il giovane Di Pardo, altro esordiente.
Il primo tempo di Buffon? Più urla, rivolte in particolare a Demiral, che palloni giocati. Fatto sta che la Spal, a parte un tentativo di Seck, non lo chiama mai in causa, mentre sull’altro fronte l’intesa Morata-Kulusevski è un ottimo segnale in prospettiva. Marino prova a dare una scossa inserendo Tomovic e Sala in luogo di Vicari e Ranieri, ma il pensiero dell’esperto tecnico di Marsala è chiaramente rivolto al campionato di B. È ancora Kulusevski a brillare non soltanto per le conclusioni respinte da Berisha, ma soprattutto per quel senso del movimento costante che manda in bambola gli avversari costringendoli sovente all’errore: vedi la topica in fase di impostazione che scatena lo svedese in occasione del 2-0. Nella Spal entra il 2001 Moro al posto di Floccari: altro segnale che la Coppa conta meno, domenica c’è Spal-Monza, la A in gioco, inutile rischiare. Pirlo cambia l’acciaccato Morata con Chiesa e Frabotta con Alex Sandro fresco rientrante dalla guarigione dal Coronavirus. La Spal ha ormai staccato la spina, così Tomovic regala un pallone a Chiesa che serve Kulusevski per il 3-0. Debutta anche il 2002 Da Graca al posto di Demiral, quindi McKennie rileverà Fagioli alle prese con i crampi. Chiesa va a un passo dal poker, che servirà nel recupero.
Fonte tuttosport.com