Non c’è un attimo di tregua, solo qualche ora in più per respirare, visto che domani è già antivigilia di Benevento. […] E dunque, tanto per cominciare, a meno che Andrea Pirlo rinvii il loro rientro alla sfida con la Dinamo Kiev del 2 dicembre, al Vigorito dentro Leonardo Bonucci e Aaron Ramsey. È una possibilità. […]
Restando al pacchetto arretrato, non è un mistero il fatto che Juan Cuadrado e Danilo avrebbero bisogno di una sosta ai box. Hanno già giocato quasi mille minuti ciascuno e non siamo ancora a un terzo dell’intera stagione: ecco perché con l’eventuale ritorno di Bonucci, davanti a Wojciech Szczesny qualcosa cambierebbe fintantoché Matthijs de Ligt si sciropperà più presenze possibili tra campionato e Coppa, non dimenticando Alex Sandro, appena rientrato fra i titolari.
E se in attacco si va verso la probabile conferma di Paulo Dybala, che ha assoluto bisogno di giocare per ritrovare piena condizione e coscienza dei propri mezzi tecnici eccelsi, occhio al ritorno di Alvaro Morata e a quell’ipotesi di tridente delle stelle che frulla nel cervello di Pirlo da quando si compì il suo passaggio repentino dall’Under 23 alla guida tecnica della prima squadra. L’alternativa (ma andatelo poi a spiegare al diretto interessato) è che CR7 prima o poi debba fermarsi: non a Benevento, secondo il pensiero comune, ma neppure prevedibilmente nei prossimi impegni della Champions che è casa sua. Cristiano Ronaldo le giocherà tutte? Difficile, non impossibile.
Quanto al centrocampo anti Benevento, la sensazione è che Adrien Rabiot possa fare un ulteriore salto in alto nella gerarchia dell’allenatore. Dentro, dunque, il francese, al Vigorito ma con quale partner al suo fianco? Se il regista vero o presunto di questa Juve sarà Arthur, converrebbe far abituare sempre più il brasiliano, però Rodrigo Bentancur pur avendo caratteristiche differenti va tenuto vivo. Rimangono disponibili anche Dejan Kulusevski e Federico Chiesa, che ieri sera hanno cominciato in panchina, con Federico Bernardeschi che a Benevento potrebbe invece riposare. Uno degli assi nella manica di Pirlo per fronteggiare l’emergenza si chiama Weston McKennie: in Germania l’americano ha giocato anche da terzino e da centrale difensivo. Duttilità a disposizione, se serve.
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Fonte tuttosport.com