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Bercy: Djokovic chiama, Nadal risponderà?

Sei è il numero magico di Novak Djokovic. Il serbo batte Dimitrov 76 64, raggiunge la sesta finale al Masters 1000 di Parigi Bercy e la sesta del 2019. Tiene vivo l’obiettivo di finire l’anno da numero 1, e sarebbe il sesto come Pete Sampras.

Per la quarta volta di fila, la settima dal 2010, c’è almeno un semifinalista non testa di serie a Bercy. Quest’anno sono arrivati in due, Dimitrov e Shapovalov che sfiderà Rafa Nadal. Lo spagnolo, a questo punto, dovrà vincere il titolo per chiudere questa settimana la corsa per il posto di numero 1 a fine stagione.

Se dovesse battere Shapovalov, Djokovic e Nadal giocherebbero la quarta finale tra le prime due teste di serie: è successo infatti solo nel 1989, 1990 e 2015.

Novak Djokovic ha chiuso cinque stagioni da numero 1. La prima nel 2011, che rimane una delle migliori stagioni di sempre: vince 3 Slam e 5 Masters 1000. L’anno successivo, nel 2012, si conferma in vetta centra sei titoli in undici finali, compresi Australian Open dopo una finale epica e ATP Finals. Solo due volte in 17 eventi perde prima della semifinale. Ha chiuso in testa al ranking poi nel 2014 e 2015. Nel 2014 è diventato il 23° giocatore nell’era Open a raggiungere le 600 vittorie, con il 20° titolo in un Masters 1000 a Bercy. Nel 2015 è quasi imbattibile: trionfa in tre Slam, e a Parigi perde in finale, gioca 15 finali consecutive e chiude con un record di 15-4 contro Federer, Nadal e Murray. È il primo ad aver vinto il “Masters” quattro volte di fila e a superare i 20 milioni di montepremi stagionale. Il regno è proseguito nel 2018. E’ diventato sicuro di raggiungere Jimmy Connors e Roger Federer dopo la finale a Parigi Bercy e l’annuncio del forfait di Nadal alle Finals di Londra. In questa classifica ha raggiunto Jimmy Connors e Roger Federer,che aveva sconfitto nella semifinale di Parigi.

 

Nadal è l’unico ad aver chiuso da numero 1 per quattro anni non consecutivi. Una serie iniziata nel 2008, quando sale in testa al ranking dopo 160 settimane da numero 2. È una stagione da otto titoli, che gli vale il primo trionfo a Wimbledon e lo proietta all’oro olimpico con una striscia di 32 vittorie di fila, la più lunga che si sia mai sviluppata su tre superfici diverse. Nel 2010 torna a vincere Wimbledon e, allo Us Open, diventa il più giovane a completare il Career Grand Slam. Il 2013 è un anno da record, in cui conquista l’ottavo Roland Garros (eguagliato Max Decugis), il secondo Us Open e cinque Masters 1000. Celebra il quarto anno da numero 1 nel 2017, la stagione della rinascita e del decimo Roland Garros. Diventerà il primo nell’era Open a trionfare a Parigi e a New York nello stesso anno per tre volte, e il più anziano a chiudere una stagione in vetta al ranking.

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