La nuova Juventus di Andrea Pirlo per ora vive soltanto nel mondo delle idee. Tra impegni per le nazionali e un mercato destinato a cambiare volto all’attacco, bisognerà attendere per poter capire la nuova fisionomia bianconera. Difficile parlare di moduli, più semplice chiamare in causa i punti fermi dell’allenatore, metterli nelle migliori condizioni per rendere al massimo. Certezze che non mancano e che rappresentano la colonna vertebrale che dovrà sorreggere il gioco della Juventus. Fatto di verticalizzazioni e di attacco degli spazi.
La difesa
Davanti a Szczesny verrà eretto un blocco difensivo per sorreggere il potenziale offensivo dei bianconeri. La certezza al centro della difesa sarà ancora Bonucci e al suo fianco ruoteranno gioventù ma anche esperienza. Fino a novembre la Juve dovrà fare a meno di De Ligt, operato alla spalla dopo i problemi accusati lo scorso anno. Spazio quindi a Chiellini, che sta lavorando duramente per ritornare nelle condizioni di forma pre-infortunio, Demiral, rientrato a pieno regime dopo la rottura del crociato contro la Roma, e Rugani.
Un ruolo fondamentale sarà quello ricoperto da Cuadrado, che dovrà accompagnare la fase offensiva per poi rientrare in fase di copertura. Pirlo vuole vedere una retroguardia a tre in fase di costruzione e a quattro in quella di recupero palla. Sarà fondamentale l’apporto del colombiano.
Densità in mezzo
L’arrivo dello statunitense McKennie ha confermato che la fase di recupero palla sarà un aspetto chiave della nuova Juventus. L’ex Schalke 04 forma con l’uruguaiano Bentancur una coppia di centrocampisti in grado di unire recupero palla e costruzione, tecnica e corsa. Mentre il fulcro del gioco, come già mostrato nell’amichevole contro l’Under 23, sarà il brasiliano Arthur. Dai piedi dell’ex Barcellona passeranno le trame di gioco dei bianconeri: linee di passaggio che potranno premiare gli inserimenti dei centrocampisti e degli esterni d’attacco. Un discorso a parte lo merita Dejan Kulusevski, che l’allenatore bianconero può utilizzare sia da esterno del tridente sia da interno di centrocampo nel caso di attacco a due punte. Vista la giovane età e la quantità di talento, fisico e tecnico, a disposizione, lo svedese potrà trasformarsi in un jolly prezioso, da cui dipenderà l’assetto della Juventus. Una responsabilità enorme che le spalle larghe dell’ex Parma, in grado di giocare anche da trequartista, possono reggere.
Tutto ruota intorno a Ronaldo
L’unico vero punto fermo, però, resta Cristiano Ronaldo. L’attaccante portoghese inizierà la sua terza stagione in bianconero, spinto dal desiderio di vincere la Champions con la terza maglia diversa dopo quelle con Manchester United e Real Madrid. Nelle partite in cui saranno schierati i tre attaccanti, CR7 partirà ancora da sinistra, con un centravanti ad aprire gli spazi e occupare l’area (Suarez?) e sulla destra Dybala o Kulusevski. L’argentino sarà la spalla ideale di Ronaldo in caso di attacco a due punte, una strada che sarà battuta durante l’anno. Il concetto di modulo, per Pirlo, è aleatorio: molto più importante mettere i propri calciatori chiave nelle migliori condizioni di esprimere tutto il loro potenziale.
Fonte www.repubblica.it