Le scelte di Di Francesco e Inzaghi
Di Francesco cerca una vittoria che manca da due mesi, ma per la delicata sfida con il Benevento è costretto a fare a meno di Lykogiannis squalificato e Godin, Ounas e Faragò infortunati: davanti all’ex di turno Cragno, protagonista con la Strega nell’anno della prima storica promozione in Serie A (2016-17), ci sono Zappa, Walukiewicz, Ceppitelli e Tripaldelli, con Nandez, Caligara e Marin in mezzo al campo e Nainggolan, al terzo esordio in maglia rossoblù, e Joao Pedro a supporto di Pavoletti. Anche Pippo Inzaghi, privo di Caldirola, Letizia e Moncini, si affida al 4-2-3-1: Montipò tra i pali, Improta, Glik, Tuia e Barba in una difesa ampiamente rimaneggiata, Ionita (132 partite e 6 gol con la maglia del Cagliari), Schiattarella e Hetemaj nel cuore del gioco, con Roberto Insigne e il grande ex Marco Sau ad innescare Lapadula.
Var protagonista, Joao Pedro “ruba” a Pavoletti l’1-0
Nainggolan porta al Cagliari l’intensità mancata nelle ultime partite e il Benevento soffre terribilmente in avvio la verve rossoblù: dopo soli 120 secondi l’arbitro Abbattista annulla l’1-0 di Pavoletti, abile a girare in rete di testa il bel cross del belga ex Roma ed Inter, per una possibile carica su Montipò. Le ammonizioni rimediate da Caligara (6′) e Schiattarella (9′) testimoniano l’atteggiamento dei 22 in campo, che non è da meno fuori, col team manager sardo Alessandro Steri allontanato per proteste. Messo da parte lo spavento, i ragazzi di Inzaghi reagiscono e se al 14′ Lapadula si guadagna un calcio di rigore revocato dal Var (qualche dubbio rimane), al 15′ Sau non trova la porta di un soffio con uno scavetto dopo lo splendido lancio dell’italo-peruviano. In pieno stile futsal, sono i padroni di casa a controrispondere: Nainggolan ci prova con una magia da centrocampo, è quindi Joao Pedro a deviare in rete la zuccata di Pavoletti sul conseguente angolo (20′), firmando così il 10° gol in campionato, sesto calciatore del Cagliari a finire in doppia cifra per almeno due stagioni consecutive dopo Muzzi, Suazo, Acquafresca, Matri e Pavoletti.
Sau-Tuia, rimonta lampo del Benevento
Il Cagliari chiede un calcio di rigore per un contatto Improta-Joao Pedro nell’area sannita su cui il direttore di gara e il Var decidono di soprassedere, quindi Schiattarella spaventa Inzaghi dopo una brutta caduta. Il match vive una breve fase di stasi dopo i primi scintillanti venti minuti, tenendo in serbo le sorprese per il finale: alla ghiottissima chance sciupata da Insigne jr (38′) segue, tra il 41′ e il 44′, la clamorosa rimonta del Benevento, prima con Sau, che brucia Walukiewicz e batte Cragno, firmando il 37° gol in A (il 2° in giallorosso, i precedenti 35 con la maglia rossoblù), poi con la vincente deviazione aerea di Tuia, al primo centro nel massimo campionato italiano.
Nandez lascia il Cagliari in 10, vince il Benevento 2-1
Sottil per Caligara è la mossa di Di Francesco per recuperare un match che sembrava nato sotto una buona stella e che si è complicato all’improvviso nel finale della prima frazione. Proprio l’esterno figlio d’arte si mette in luce al 60′ con un destro al volo che esalta i riflessi di Montipò, poi, dopo l’ingresso ultra-offensivo di Simeone per Tripaldelli, il Benevento fallisce il colpo del ko, con Lapadula che si fa chiudere in corner al momento del passaggio decisivo in mezzo, e con Sau, murato al momento della girata a rete a botta sicura. Inzaghi vede il proprio reparto offensivo in debito d’ossigeno e lo stravolge completamente: fuori i due sopracitati ed Insigne, dentro Foulon, Caprari e Di Serio, e sono proprio quest’ultimi a confezionare una clamorosa palla-gol, con l’azione che sfuma a due passi dalla linea di porta. La risposta di Di Francesco risponde al nome di Pisacane e Gaston Pereiro, inseriti al posto di Ceppitelli e Nainggolan, mentre Nandez cade preda del nervosismo, rimediando un rosso diretto che lascia il Cagliari in 10 all’85’. I cambi Dabo e Maggio in luogo di Hetemaj e dell’acciaccato Tuia, i gialli rimediati da Caprari, Improta, Sottil e Pisacane, e il tentativo di Simeone neutralizzato da Montipò al 94′ sono le ultime emozioni del match. Nona partita senza vittorie per i sardi, il tecnico dei campani vola a -1 dal fratello Simone.
Fonte tuttosport.com