CAGLIARI – C’è vento, il Cagliari lascia la porta aperta sugli esterni e vede volar via i tre punti, una volta di più, nella sfida con la Lazio. Lo scorso anno, lo smacco fu decisivo, talmente incredibile, in quel recupero che non finiva più, da determinare l’esito di una stagione, quella dei sardi, che pareva trionfale. Stavolta la vittoria della Lazio è più netta, per distacco, ma il Cagliari è un cantiere aperto, la Lazio invece no. La Lazio affina le intese datate.
Chi la decide? Semplice, gli esterni. Marusic dopo una stagione travagliata sta bene e si prende la scena con la voglia che ha di recuperare il tempo perduto. Lazzari, soprattutto nella prima parte, ha una facilità di corsa e di controllo di palla in corsa che affascina. Faragò e Lykogiannis per buona parte di match finiscono soggiogati, poco aiutati dai compagni. Non è quindi per caso che Marusic entri nei due gol in modo decisivo, non è un caso che Lazzari firmi la rete dell’1 a 0.
Pronti via e subito fuochi d’artificio. Un minuto e su cross di Lykogiannis, Rog si getta in scivolata senza trovare il tap in vincente. E allora ecco la replica, ecco la qualità della Lazio, in vantaggio di vento. Lazzari cerca Marusic che trova pronto Cragno alla parata, al 4′ il terzino slavo ricambia e i romani vanno in vantaggio. Marusic mette a sedere Faragò e dal fondo mette la palla sul secondo palo dove Lazzari anticipa Lykogiannis e infila d’istinto. Il Cagliari avverte il colpo, due minuti e Luis Alberto cerca davanti alla porta Milinkovic Savic che si getta in spaccata senza trovare la palla per il due a zero. Ancora un difensore ospite a rendersi pericoloso al minuto 13′, cioè Patric che su angolo e relativa mischia tira a colpo sicuro, trovando una deviazione. Insomma, per trovare un’occasione sarda bisogna aspettare il 25′ quando Strakosha si allunga su un pallone radente su tiro in girata di Rog. Ma è ancora la Lazio ad andare vicino al gol, prima del riposo con Milinkovic Savic anticipato in coraggiosa uscita bassa di Cragno, che poi si allunga a deviare un classico tiro di piattone destro di Immobile, verso il palo lontano, dopo aver ricevuto palla da Luis Alberto.
Nella ripresa, dopo 3′ il Cagliari ha la palla del pareggio, la più semplice possibile. Su un tiro secco dalla distanza di Joao Pedro, Strakosha ribatte come può. Simeone ha la sua migliore qualità nel saper essere al posto giusto nel momento giusto: piattone a colpo sicuro con porta vuota, palla… alta! La ripresa del Cagliari è tutta qui, mentre la Lazio dà vita a un controllo a tutto campo efficace, non ci sono più grandi occasioni da raccontare, la pressione del Cagliari cresce, ma la Lazio controlla con agevolezza. Milinkovic Savic prova a scuotere la gara dalla centrifuga di centrocampo, tira dal limite, palla angolatissima e Cragno conferma di essere uno dei migliori in assoluto tra in portieri di serie A, volando per mettere in angolo.
Ma dieci minuti dopo, ancora il fattore esterni, Marusic completa la sua partita da Mvp filando via sulla fascia, lanciandosi con il tacco, per poi invitare Ciro il “killer” a uccidere il match. Tiro a fil di palo, Cragno stavolta si arrende: 2 a 0.
Molti cambi nel finale perché nulla cambi. Vince la Lazio, alla Sardegna Arena. Stavolta, il Cagliari, non la prenda come una maledizione.
CAGLIARI-LAZIO 0-2
Cagliari (4-3-3): Cragno, Faragò (34′ st Zappa) Walukiewicz, Klavan, Lykogiannis (42′ st Tripaldelli), Nández, Marin (25′ st Caligara), Rog, Sottil (34′ st Pavoletti), Simeone (34′ st Despodov), João Pedro. (1 Aresti, 31 Vicario, 2 Godin, 14 Pinna, 19 Pisacane, 21 Oliva, 17 Tramoni). All.: Di Francesco.
Lazio (3-5-2): Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (44′ st Parolo), Lazzari, Milinkovi?-Savi? (26′ st Akpa Akpro), Lucas Leiva (18′ st Escalante), Luis Alberto (44′ st Cataldi), Marušic, Immobile, Correa (26′ st Caiceido). (25 Reina, 71 Alia, 8 Anderson, 13 Armini, 34 Adekanye, 80 Kiyine). All.: S. Inzaghi.
Arbitro: Massa di Imperia.
Reti: nel pt 4′ Lazzari, nel st 29′ Immobile.
Note: Recupero: 0 e 4. Angoli: 5-3 per la Lazio. Ammoniti: Marin e Leiva per gioco scorretto. Spettatori: mille.
Fonte www.repubblica.it