Prima giornata tra conferme e sorprese. Vincono Juve, Napoli e Roma ma stecca l’Inter.
Faticano più del previsto i campioni d’Italia, nel Napoli si vede già la mano di Ancelotti. Delude l’Inter, la Spal inizia bene il suo percorso
Il campionato di calcio 2018/19 è iniziato tra conferme e qualche sorpresa. La Juventus vince come da pronostico ma soffre troppo in casa del Chievo, che, all’inizio del secondo tempo stava pure vincendo. Non hanno destato una grande impressione i campioni d’Italia, apparsi in sofferenza in alcuni momenti della partita. La difesa, storico punto di forza dei bianconeri, ha sofferto oltremodo gli attaccanti clivensi. Soprattutto Cancelo è parso in difficoltà contro le accelerazioni di Giaccherini. Poi il divario tecnico e fisico ha regalato la vittoria alla Juve.
Alla vittoria della Juventus rispondono due grandi su tre (il Milan non ha giocato) Napoli e Roma. I partenopei hanno espugnato l’Olimpico, sponda Lazio, dimostrando un grande controllo della partita. Ancelotti si sta dimostrando, come suo solito, intelligente, non stravolgendo gli schemi di Sarri e mettendoci del suo. La Roma ha sofferto e rischiato di perdere ma poi con un lampo di classe di Dzeko, gran gol quello del bosniaco, ha trovato la vittoria.
La grande delusione della giornata viene dall’Inter. Si potrebbero trovare tutte le attenuanti del caso: è ancora calcio d’agosto, Spalletti deve ancora assemblare gli uomini, c’era un rigore per nerazzurri. E’ tutto vero, ma la squadra doveva dare di più ed anche l’allenatore, il pur bravo Spalletti, sta un po’ gigioneggiando. Non si offenda il tecnico di Certaldo, un toscano non può offendersi per una battuta, ma da alcuni anni ha perso la sua spontaneità. Guarda la telecamera come fosse un attore consumato, tende sempre a una gesticolazione teatrale. A noi piaceva, e pure molto, lo Spalletti contadino, quello dell’Empoli dei miracoli (salvato in C e dalla C condotto e mantenuto in A), quello dell’Udinese guidata in Champions League e quello della sua prima esperienza romana con secondi posti e coppe Italia ottenuti con un gioco innovativo. A noi piaceva pure lo Spalletti giocatore (ma quello l’abbiamo visto in pochi) che fece innamorare i tifosi dello Spezia per la sua grinta. Se Spalletti tornerà contadino o il guerriero del Picco, lo stadio, di La Spezia, l’Inter può iniziare a volare e lui rivestire i panni di migliore allenatore italiano. Ma se Lucianone continuerà a recitare prevediamo tempi duri per l’Inter e per lui (è pieno di allenatori liberi a caccia di panchine).
Grandi sorprese arrivano anche da Spal, bella vittoria a Bologna, ed Empoli, dove Andreazzoli, allievo di Spalletti, oltre alla vittoria ha fatto vedere un bel gioco.
Applausi al Sassuolo che ha steso l’Inter e alla solita Atalanta, che ha travolto un Frosinone arrivato al primo giorno di scuola impreparato.