Tante squadre in lotta per non retrocedere e pronte a battagliare, sperando in qualche sorpresa. Dal 2005-06 non ci sono più sorprese. E’ troppo ampio il divario tra le big e le provinciali?
Da tanti anni nel calcio italiano nessuna società poco blasonata e poco ambiziosa ad inizio stagione è riuscita a firmare un’impresa storica, come la vittoria del Campionato o una qualificazione insperata ad una competizione europea. Il Chievo Verona che nella stagione 2005-2006, dopo le sentenze di Calciopoli, riuscì ad arrivare quarto e a qualificarsi così per i preliminari di Champions League, si può considerare l’ultima squadra protagonista di una grande impresa. La squadra veneta infatti, allenata da Beppi Pillon e trascinata dai gol del bomber Sergio Pellissier, arrivò a giocarsi l’accesso ai gironi della Coppa Campioni, ma venne purtroppo eliminata dai bulgari del Levski Sofia. Imprese sportive alle quali oggi è molto difficile assistere, la troppa differenza nel nostro campionato tra le primissime squadre e le piccole realtà spiega infatti il perché di questo. Ma come si può rispondere allo strapotere economico di squadre come Juventus, Napoli, Inter e Roma e cercare di togliersi delle soddisfazioni? L’Atlanta può essere un esempio, la squadra allenata da Gasperini negli ultimi due anni è riuscita a qualificarsi in Europa League grazie ad un mercato pieno di idee. I bergamaschi, dopo aver perso elementi importanti come Caldara, Spinazzola e Cristante, non si sono fatti trovare impreparati, acquistando giovani promettenti e giocatori esperti come il colombiano Zapata, e anche quest’anno saranno alla ricerca di un posto in Europa. Anche la Fiorentina di Pioli proverà ad essere una delle sorprese del campionato, reduce da una sessione estiva di mercato poco emozionante per i tifosi viola. Corvino è riuscito però a resistere alle offerte per Chiesa e Simeone ed ha portato a Firenze il croato Pjaca che andrà a completare un tridente tanto giovane quanto interessante. Il Torino di Mazzarri e il Sassuolo di De Zerbi sono stati entrambi autori di un buon lavoro durante il calciomercato, riuscendo a migliorare così le due squadre e a renderle competitive per una stagione che potrebbe riportarle in Europa. Il presidente Cairo ha regalato al tecnico livornese una rosa completa in tutti i ruoli mentre l’ex allenatore del Benevento ha a disposizione una squadra intrigante, formata da un mix di giocatori esperti come Boateng e giocatori giovani che conoscono bene la Serie A, Ferrari e Di Francesco su tutti. Ad uscire sconfitta da questo calciomercato è la Sampdoria, il patron Ferrero non è infatti riuscito ad acquistare un attaccante che possa far rifiatare Defrel e Quagliarella, dopo le trattative fallite con l’argentino Driussi e l’ex Valencia Simone Zaza che, cambiando idea all’ultimo minuto, si è poi trasferito al Torino. L’arrivo di Saponara, che ritrova Giampaolo con il quale fece tanto bene, non è sufficiente per una squadra che ogni anno vuole ambire ad un posto in Europa. Come l’anno scorso, dove cinque squadre lottavano per non retrocedere fino all’ultima giornata, anche in questa stagione si prevede un grande equilibrio nelle zone basse della classifica. Il Genoa e il Cagliari, che sembrano essere le più complete e rafforzate, puntano ad una stagione tranquilla che si potrebbe magari trasformare in una rincorsa ad un posto in Europa. L’Udinese, nonostante i rischi dello scorso anno, ha deciso di scommettere su allenatore che, in patria, gode di poca stima, affidandogli una rosa tutt’altro che pronta ad affrontare un campionato come la Serie A. Anche il Bologna di Filippo Inzaghi e il Chievo di D’Anna sembrano aver fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione, perdendo giocatori importanti come Verdi ed Inglese e non andando a rimpiazzarli. Una lotta per la salvezza agguerrita dove tra le protagoniste ci saranno anche la Spal di Semplici e le neopromosse Empoli, Parma e Frosinone, tutte e tre protagoniste di un buon mercato.