MILANO – Suning, tolta la nota resa pubblica venerdì presente nella relazione di Inter Media Communication in cui confermava di garantire l’impegno per il club e la ricerca di finanziatori esterni, rimane in silenzio e continua a valutare la soluzione migliore, per sé e l’Inter. A “parlare” sono le varie voci che rimbalzano da ogni lato del mondo su possibili interessamenti e trattative per una quota di minoranza o l’intero pacchetto della società nerazzurra. Finora c’è stata un’offerta ufficiale e l’ha presentata alcune settimane fa il fondo londinese Bc Partners: una proposta di circa 800 milioni giunta dopo la due diligence di gennaio. L’offerta, almeno ufficialmente, non è stata accettata dalla famiglia Zhang che valuta il club intorno al miliardo, ma le parti, sotto traccia, stanno continuando a parlare, come dimostrano le dichiarazioni di martedì di Nikos Stathopoulos, manager di Bc Partners che si occupa della pratica Inter.
Zhang padre spinge per la cessione immediata del club
Ma Bc Partners non è più sola, al tavolo ormai si stanno accomodando altri interlocutori, con i nomi in prima fila di Fortress, fondo americano, e Pif, ovvero Public Investment Fund dell’Arabia Saudita. Come noto, la famiglia Zhang in questa vicenda è “divisa”: il padre Jindong, anche per la spinta del governo cinese, spinge per la cessione della società, seguendo così quanto fatto con lo Jiangsu, ormai abbandonato; il figlio Steven, da presidente nerazzurro, vorrebbe arrivare almeno a fine stagione con la speranza di festeggiare da numero uno lo scudetto.
Fonte tuttosport.com