Dopo il Siviglia, un’altro club spagnolo agita la Uefa. L’Atletico Madrid ha annunciato la positività al coronavirus di due suoi tesserati, riscontrata nei test effettuati sabato al centro sportivo di Majadahonda, chiedendo il massimo riserbo sulla loro identità. A poche ore dalla prevista partenza per Lisbona, dove sono in programma tutte le gare residue della Champions e dove l’Atletico affronterà giovedì il Lipsia, cambiano quindi i programmi della squadra di Simeone, che ha provveduto a isolare i due contagiati e ad attivare il protocollo previsto dalla Uefa per casi come questo.
Subito nuovi test prima della partenza, come ha spiegato il club madrileno in un comunicato: “Sabato 8 agosto, tutti i membri della prima squadra e della spedizione del club a Lisbona sono stati sottoposti ai test alla Ciudad Deportiva de Majadahonda come richiesto dal protocollo Uefa per partecipare ai quarti di finale di Champions League. Tra i risultati ottenuti oggi, sono apparsi due positivi, che sono isolati nelle rispettive case, e che sono stati immediatamente comunicati alle autorità sanitarie spagnole e portoghesi, alla Uefa, alla Federcalcio spagnola, alla Federazione portoghese e al Consiglio sportivo superiore. È stato attivato il protocollo di azione corrispondente previsto per questi casi, che richiede l’esecuzione di nuovi test sulla prima squadra e sui membri della spedizione a Lisbona e sui contatti più stretti dei casi positivi, e che motiva i cambiamenti nei programmi di allenamento, nella struttura e nello sviluppo del viaggio e dell’alloggio nella capitale portoghese. Il club coordinerà i nuovi programmi con la Uefa e non appena ci sarà un nuovo piano sarà reso pubblico. Chiede inoltre il massimo rispetto per l’identità dei due casi positivi”.