Dopo la sconfitta della nazionale italiana di calcio due “innamorati” del pallone si interrogano. Gioco inesistente, calciatori mediocri e poca voglia di indossare la maglia azzurra. Il lavoro del nuovo Ct Roberto Mancini è a dir poco in salita
Scusa Domenico, ma tu l’altro ieri dopo l’incontro di calcio tra Italia e Polonia finito uno a uno avevi titolato il tuo editoriale “Chi mal comincia..”. Potrei proseguire dopo aver visto Portogallo-Italia ..”E’ a metà del disastro”?
“Ci siamo vicini. La vita ti manda sempre dei segnali. E’ così anche nel calcio. Siamo usciti nella fase a gironi nel terzultimo e penultimo mondiale e non ci siamo qualificati nell’ultimo. Quand’è iniziato a tuonare nessuno ha aperto l’ombrello. La cosa più ridicola è stato sentire da alcuni critici dire che ai mondiali in Russia avremmo fatto bello figura. Il nostro calcio è malato perché è malato alla base. La serie B è iniziata da due giornate e forse verrà sconvolta dai ripescaggi e i calendari verranno cambiati. Per lo stesso problema non è partita la Lega Pro. Tutto questo nuoce al movimento. Da una gestione ridicola dei campionati può nascere una nazionale seria? Il nostro calcio non è credibile. Ridiamoli dignità e torneremo ad avere giocatori forti.”
Ho paura caro Domenico che invecchiando divento sempre più impietoso e sospettoso. Ma sbaglio e 20/30 anni fa indossare la maglia azzurra rappresentava una gioia, il coronamento di un sogno? Oggi sembra più una catena al collo.
“Stiamo invecchiando entrambi o forse stiamo solo rincoglionendo. Un tempo arrivare alla maglia azzurra era veramente il coronamento di un sogno, ora un giovane calciatore sogna un bell’ingaggio in un grosso club, non certo la nazionale. Della nazionale di parla solo durante i mondiali o gli europei. Guarda il basket, che vive, come e da prima del calcio, una crisi profonda: le stelle della NBA (Gallinari e Belinelli) fanno di tutto per non giocare in nazionale.”
Senza mancare di rispetto, oggi in squadra abbiamo Zaza, Bonaventura, il triste Balotelli, Immobile. Mentre i nostri rivali hanno Mbappè, Lukaku, Mandzukic, Kean che mi sembrano almeno uno scalino superiori. Che mi dici?
“Ti rispondo con una contro-domanda: quale nostro giocatore sarebbe appetibile dai primi 10 club europei? Buffon è andato al PSG, ma è un ultraquarantenne, e anche il blocco di difensori della Juventus è un po’ in là con gli anni. Degli altri, pochissimi, forse nessuno, richiamano le attenzioni delle corazzate tipo Real Madrid, Barcellona, Manchester City e Bayern di Monaco. Non abbiamo giocatori di livello internazionale. Tolti Jorginho e Verratti, che però sta diventando un oggetto misterioso, nessun nostro centrocampista è di livello mondiale. Due terzini della nazionale, Zappacosta ed Emerson Palmieri, sono i terzini di riserva del Chelsea. Zambrotta, dopo il mondiale del 2006, andò a Barcellona per giocare da titolare. Gentile e Cabrini nel 1978 e nel 1982 erano i migliori terzini del mondo, così come Burgnich e Facchetti nel 1970. Ma ora mi fermo, se no, sembro solo un vecchio nostalgico.”
Ha fatto bene il CT Mancini mettere le mani avanti dicendo che devono giocare di più gli italiani nei Club? E che di fatto c’è poco materiale umano su cui puntare?
“Mancini non è uno stupido, sa bene che il suo compito è arduo. Forse pensava che fosse impossibile far peggio di Ventura. Invece, il materiale a disposizione è scarso. Mancini poi è bravo nelle situazioni “forti” con società solide e squadre costruite per vincere, tipo Manchester City e Inter. Non rende al meglio nelle difficoltà, come quando allenò la Fiorentina. Ma il problema non è Mancini come non lo era, pur con tutte le sue colpe, Ventura. Il problema è il nostro calcio che va rifondato e ripensato. Avete visto come sono organizzate le nostre scuole calcio? Provate a vedere come sono allenati i vostri figli e nipoti. Viene dato spazio solo ai più forti fisicamente, chi è più esile o indietro nella crescita non gioca. Un sistema del genere ammazza la tecnica e la fantasia. Come possono nascere centrocampisti di talento?”
Cosa è successo dopo la vittoria del mondiale 2006? A parte il secondo posto agli europei del 2012 solo figuracce…
“Nel 2006 era presente l’ultima generazione di campioni. Dopo, siamo finiti nel baratro. Il tanto criticato Prandelli, arrivando in finale, fece un miracolo agli Europei dei 2012. E le figuracce si ripeteranno, non è scontato qualificarsi agli europei.”
Questa sera una signora dopo la partita ha commentato: perché non si va a cercare giocatori in quartieri popolari come lo Zen o Scampia? Che ne pensi?
“Dovremmo costruire impianti sportivi allo Zen e Scampia e in altre mille periferie italiane. Regalare una possibilità a questi ragazzi. Ma, soprattutto, dovremmo guardare alla Francia dei mondiali del 1978.”
I mondiali del 1978? Che c’entrano?
“C’entrano…c’entrano… La Francia aveva solo un giocatore di colore, il libero Tresor. Trent’anni dopo hanno vinto il mondiale con una nazionale multietnica. I nuovi campioni arriveranno dalle nuove generazioni, dagli italiani figli degli stranieri. Non si arrabbi Salvini, ma la prossima Italia campione del mondo sarà fatta da un melting pot di calciatori. E’ stato così per la Francia del 2018 ed anche del 1998 e per la Germania del 2014.”