Chiesa, che eurogol: ecco perché è costato 60 milioni

TORINO – C’è chi ancora si chiede perché la Juventus negli ultimi giorni di mercato abbia investito 60 milioni su Federico Chiesa e non su un centrocampista (aveva in mano anche Aouar del Lione). Una nuova – e importante – risposta è arrivata ieri sera, contro l’Atalanta. Se la dirigenza, su espressa richiesta di Andrea Pirlo, ha puntato sul figlio d’arte è perché l’ex Fiorentina ha caratteristiche precise, colpi di rilievo e potenzialità ancora inespresse. Un buon campionario di queste qualità Federico le ha messe in mostra ieri.

Decisivo

Dopo Cristiano Ronaldo, che sicuramente non si darà pace per il rigore fallito («Non è il risultato che volevamo, ma ora è tempo di riposarsi in vista della prossima partita», il messaggio social di CR7), probabilmente il più scocciato per il pareggio è proprio l’azzurro. Già, perché allo Stadium si è visto il miglior Chiesa della stagione. Un giocatore in fiducia. Molto simile alla versione 2018-19 ammirata in viola, in quella che al momento è stata la migliore annata della sua carriera. L’ala juventina ha fatto la differenza come tante volte gli era capitato ai tempi d’oro della Fiorentina. Prima ha sbloccato la partita con una giocata pazzesca. E a Gigi Buffon, seduto in panchina, sarà tornato in mente papà Enrico, di cui era stato compagno a Parma. Federico ha battuto Gollini, quasi insuperabile ieri, con un gioiello di forza e tecnica. Si è procurato lo spazio per il tiro, poi ha fulminato il portiere dell’Atalanta con una conclusione potente e a giro. Un primo gol più bello in Serie A con la maglia della Juventus non poteva sognarlo. […]

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