Un fotofinish per tre. Arnaud Demare aveva dato già lustro alla sua campagna d’Italia vincendo la Milano-Torino ai primi di agosto. Il campione di Francia si ripete a Villafranca Tirrenia con una volata mozzafiato. Lui, Sagan e Ballerini, attaccati al colpo di reni, privati del minimo spazio persino per un accenno di esultanza. Roba di millimetri, la fotografia fa da giudice: “E’ stato uno sprint molto veloce, abbiamo passato la salita e cercato di non perdere, in discesa andavano a tutta. E’ stata una sorpresa, voglio rivedere il fotofinish, ho vinto per un millimetro. E’ molto bello, la fortuna è stata con me”, è l’analisi di Demare.
Una volata dopo 140 km stressanti, che hanno costretto anche gli uomini di classifica – a proposito, Almeida resta in rosa – a stare in continua tensione. Ancora cadute. Si inizia con lo strascico di quella di ieri. Gli esami sono impietosi con Geraint Thomas: frattura del bacino, esce di scena uno dei più attesi. Thomas è caduto su una borraccia, Weening cade su una borraccia, stessa dinamica: conseguenze meno pesanti rispetto al gallese, ma brutta botta. E poi ancora, proprio all’arrivo: Luca Wackermann (che finisce in ospedale, attesa per gli esami) ed Etienne Van Empel viaggiano lontano dai primi che sprintano. Finiscono a terra malamente, apparentemente senza un perché. Un perché che prova a trovare Angelo Citracca, team manager della Vini Zabù: ‘’L’elicottero per le riprese volava basso, ha spostato le transenne che hanno preso in pieno i ragazzi’’. Ovviamente una situazione da accertare.
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La frazione si conferma per velocisti, ma non per tutti. Gaviria ad esempio non tiene sull’unica salita di giornata (lunga 16 km ma dalle dolci pendenze) di Portella Mandazzi. La Bora di Sagan si scatena, ed il colombiano pur arrivando anche a vedere la coda del gruppo, non riesce più a rientrare. In attesa della volata c’è anche spazio per la ‘trappola’. Sul traguardo di Barcellona Pozzo di Gotto sono in palio un paio di secondi. Caicedo, che è staccato dal leader Almeida di pochi centesimi, cerca di prenderseli. Il portoghese però, perfettamente scortato da Ballerini, non si fa fregare e continua a cullare la sua maglia rosa, cosa peraltro documentata da una simpatica foto social.
Almeida a letto con la maglia rosa
Ultima fase piena di colpi di scena: Guarneri, di prepotenza, organizza il treno della Groupama-FDJ: deve guidare capitan Demare in volata. Il terz’ultimo vagone del treno è Scotson, che si avvantaggia di una decina di metri. Sembra il classico ‘buco’: tutti pronti ad applaudire la trovata tattica ma… Primo: Scotson viene ripreso. Secondo, la dichiarazione di Guarnieri smonta il teorema: “Sembrava fatto apposta, ma Scotson stava lavorando per la volata e non doveva attaccare. Nella sua azione non c’era nulla di programmato”. Insomma, per fortuna dell’australiano Demare la tappa se l’è presa lo stesso, altrimenti per lui sarebbe stata una cena problematica. Chiudiamo con Peter Sagan, che nonostante l’ennesimo piazzamento non abbasta il proprio humour: “Ormai quasi quasi arrivo più secondo che primo –commenta lo svlovacco-, però va bene, le volate sono così, ho fatto il mio massimo e sono molto soddisfatto del lavoro della squadra. Per essere la quarta tappa va bene così, vedremo nei prossimi giorni”.
ORDINE D’ARRIVO
1. Arnaud Demare (Fra) in 03h22’13”
2. Peter Sagan (Svk) s.t.
3. Davide Ballerini (Ita) s.t.
4. Andrea Vendrame (Ita) s.t.
5. Elia Viviani (Ita) s.t.
6. Stefano Oldani (Ita) s.t.
7. Davide Cimolai (Ita) s.t.
8. Michael Matthews (Aus) s.t.
9. Filippo Fiorelli (Ita) s.t.
10. Enrico Battaglin (Ita) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1. Joao Almeida (Por) in 11h06’36”
2. Jonathan Caicedo (Ecu) a 00’02”
3. Pello Bilbao (Spa) a 00’39”
4. Wilco Kelderman a 00’44”
5. Harm Vanhoucke (Bel) a 00’55”
6. Vincenzo Nibali (Ita) a 00’57”
7. Domenico Pozzovivo (Ita) a 01’01”
8. Brandon McNulty (Usa) a 01’13”
9. Jakob Fuglsang (Dan) a 01’15”
10. Steven Kruijswijk (Ola) a 01’17”
11. Rafal Majka (Pol) a 01’28”
12. Patrick Konrad (Aut) s.t.
13. Jai Hindley (Aus) a 01’29”
14. Fausto Masnada (Ita) a 01’34”
15. Ilnur Zakarin (Rus) a 01’40”.
Fonte www.repubblica.it