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Ciclismo, Tour de France: il dramma di Perez, dal sogno a pois al ritiro

Sisteron – Un piccolo dramma, una cosa da poco, una caduta di un milite ignoto del gruppo, una delle tante. Anthony Perez ha 29 anni e tre vittorie da professionista, due in Lussemburgo e una, del 2020, durante il Tour delle Alpi Marittime, a Grasse, dove passava anche la tappa di ieri. La Cofidis gli paga lo stipendio e lui fa quello che un corridore che non è forte in salita, non è forte sugli strappi brevi e non è forte in volata deve fare: va all’avventura. Il suo progetto in questo Tour era piuttosto semplice e alla sua portata, quindi alla portata di qualunque corridore: indossare per qualche giorno la maglia a pois. Si era messo d’impegno nei giorni scorsi e si era ritrovato appaiato in testa alla classifica dei Gran premi della montagna con un altro francese, molto più talentuoso di lui, Benoit Cosnefroy. La maglia la indossava però, per miglior piazzamento nella generale, Cosnefroy.

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Pronti via, e già a Grasse Perez e Cosnefroy, con Cousin, vanno all’attacco per i Gpm. La tappa che arriva a Sisteron ne propone 4, punti in palio 10. Primo Gpm, il Col du Pilon: primo Perez, secondo Cosnefroy, 2 punti al primo, 1 al secondo. Secondo Gpm, il Col de la Faye: primo Perez, secondo Cosnefroy. Classifica aggiornata in grafica, mentre inizia la discesa e iniziano a cadere le prime gocce: Perez punti 22, Cosnefroy 20. Restano il Col de Leques (terza categoria) e il Col de l’Orme (quarta, un solo punto al vincitore). Ci spera Perez: la maglia a pois è la più semplice da raggiungere e la più decorativa. In giro per Nizza era nettamente la più indossata dai tifosi, molto più della maglia gialla e di quella verde. Perez e Cosnefroy iniziano allora a litigare, Cousin li pianta lì e se ne va da solo. I due litiganti vengono ripresi dal gruppo, tutto a vantaggio di Perez, che ora ha la strada spianata verso la gioia più grande della sua vita da corridore. Non è finita però, sembra un romanzo. Cosnefroy esce nuovamente dal gruppo con il compagno di squadra Peters e si fa portare fino al Col des Leques, dove raccoglie un punto. Non basta ancora, Perez è sempre avanti, ma fiuta il pericolo e si lancia all’inseguimento dei due della AG2R. Alle 16.09 RadioTour annuncia e sentenzia: caduta e ritiro di Anthony Perez. Il sogno di una vita finisce malissimo: il corridore della Cofidis è finito a 80 km/h in discesa sulla parte posteriore di un’ammiraglia, che ha frenato improvvisamente davanti a lui. Viene trasportato all’ospedale di Digne-le-Bains, ha un trauma alla schiena e probabilmente una clavicola rotta. Su quelle spalle stava per scendere la maglia a pois. Sarebbe bastato arrivare a Sisteron. Sarebbe bastato rimanere in piedi.

Fonte www.repubblica.it

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