Nuove regole dettate dall’ultimo DPCM, a partire dal 6 novembre 2020 l’Italia è divisa in zone gialle, arancioni e rosse, classificazione legata all’analisi dei numerosi indici di rischio.
Nella precedente esperienza di lock-down si erano susseguiti numerosi decreti, spesso a carattere locale e che limitavano l’attività motoria, fino a bandirla in alcune regioni e ad andare a caccia dei runner.
NORME GENERALI – Chiuse palestre, piscine e centri benessere già da qualche giorno, a meno che non si tratti di manifestazioni di interesse nazionale vietati gli sport di contatto, resta la possibilità di svolgere attività motoria in tutte le regioni nei pressi della propria abitazione, con esclusione dell’intervallo orario dalle 22 alle 5 di mattina nel rispetto del coprifuoco. Durante l’attività non è obbligatorio portare l’autocertificazione né indossare la mascherina che, però, va portata con sé ed indossata al bisogno, va inoltre rispettata la distanza di sicurezza di due metri e l’attività può essere svolta solo all’aperto ed individualmente.
REGIONI ROSSE – Per Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta valgono le regole generali con l’ulteriore limitazione di non poter sconfinare al di fuori dal comune di residenza. Chiusi gli impianti sportivi. Attenzione alla provincia autonoma di Bolzano classificata dal DPCM come area gialla ma dagli organi provinciali come zona rossa.
REGIONI ARANCIONI – Per Puglia e Sicilia valgono le regole generali con l’ulteriore limitazione di non poter sconfinare al di fuori dal comune di residenza, aperti gli impianti sportivi.
REGIONI GIALLE – Tutte le rimanenti, valgono le regole generali con l’unica limitazione di non poter sconfinare al di fuori dalla regione, aperti gli impianti sportivi.
Fonte tuttosport.com