LONDRA – La nuova stagione comincia male per il Liverpool. E comincia bene per l’Arsenal. La tradizionale sfida tra la squadra che ha vinto la Premier League e quella che ha vinto la Coppa d’Inghilterra produce un risultato a sorpresa: il club londinese vince ai rigori, 5-4, dopo che i tempi regolamentari erano terminati 1-1. I Gunners di Mikel Arteta vanno in vantaggio con il loro cannoniere e pezzo più pregiato al 12’: Aubameyang riceve la palla fuori area e poi fa tutto da solo, quattro tocchi per trovare la posizione e la traiettoria giusta, imparabile. Non che i Reds di Jurgen Klopp siano partiti con il piede sbagliato: il gioco sembra lo stesso che ha prodotto un titolo atteso per trent’anni, ragnatela verticale, aggressività, pressing. Ma l’Arsenal tiene, risponde senza sbandarsi, rimane pericoloso. I campioni in carica di Premier premono di più, ma la gara rimane equilibrata e incerta fino al ’73, quando Minamino, entrato in campo al quarto d’ora della ripresa e apparso subito fra i più brillanti, pareggia dopo un rapido scambio al volo con Salah.
Niente supplementari, subito i rigori: Brewster è l’unico a sbagliare mettendo la palla sul palo, Aubameyang segna il rigore decisivo, confermandosi decisivo come sempre per i suoi. È lui il re di Wembley: una Wembley deserta, come impongono le norme della pandemia, in attesa che la Premier decisa se, come e quando riportare il pubblico negli stadi. Risultato giusto, nel complesso, perché il Liverpool, sulla carta più forte, raramente si rende pericoloso. L’Arsenal aveva vinto l’ultimo trofeo della passata stagione, la FA Cup ovvero Coppa d’Inghilterra, battendo il Chelsea in finale. Porta a casa anche il primo trofeo della nuova stagione, il Community Shield, certo non la coppa più importante ma di buon auspicio per una squadra che vuole e può crescere dopo le delusioni degli ultimi anni in campionato e in Europa.
Quanto ai Reds, è presto per dire se questo passo falso, in una gara singola, a pochi giorni dalla ripresa della preparazione, sia o meno un segnale che difficilmente potrà arrivare il bis della straordinaria annata da non molto conclusa, nella prima parte e nella seconda, dopo l’interruzione di tre mesi provocata dal coronavirus. Forse il risultato indica che quello che inizia il 12 settembre sarà un campionato strano, in cui aspettarsi sorprese, proprio per tutto quello che è successo prima. Qualcuno nota che sono trascorse soltanto 138 ore dalla finale di Champions League vinta dal Bayern e questa sfida tra Arsenal e Liverpool. In pratica non si sa più quando è finita una stagione e quando ne è iniziata un’altra.Fonte www.repubblica.it