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Conte abbraccia Vidal, così il cileno cambia l’Inter

Oggi, visite mediche e idoneità sportiva al Coni. Poi Arturo Vidal, il 33enne cileno che Antonio Conte considera fondamentale per il proprio gioco, sarà finalmente e ufficialmente un giocatore dell’Inter, almeno fino al 30 giugno 2022. Con il suo arrivo, la squadra nerazzurra si avvicina a quell’assetto base che l’ex ct sogna da quando, l’estate dell’anno passato, prese in mano il club, portato in Champions per due anni consecutivi da Spalletti. L’inserimento di Vidal dà energia ed equilibrio al 3-5-2 di Conte. Ma al tempo stesso gli consente di sperimentare un 3-4-1-2 in due differenti versioni: una più aggressiva (soprattutto in fase difensiva) con il nuovo acquisto schierato dietro le punte, e una più tecnica con Vidal e Barella alle spalle di Eriksen.

I punti fermi

In comune, le variabili tattiche aperte dal nuovo innesto hanno la difesa a tre: Skriniar a destra (con D’Ambrosio come primo rincalzo, dopo la partenza di Godin per Cagliari), De Vrij in mezzo (con riserva Ranocchia, sempre che non si decida a cambiar squadra) e il giovane Bastoni a sinistra (ma occhio a Kolarov, che a Roma ha finito per giocare in quel ruolo). In fascia destra correrà Hakimi, vero colpo del mercato interista, e a sinistra titolare dovrebbe partite Young, in ballottaggio con il serbo ex Roma, e sempre che Perisic non riesca a convincere conte di potere giocare a tutto campo. Fin qui, le certezze o quasi.

Il 3-5-2

Con Vidal mezzala al fianco di Barella (unica pecca: sono entrambi destri di piede), l’Inter conserverebbe Brozovic in regia davanti alla difesa. Oppure se il croato dovesse partire (lo corteggia il Monaco) in quel ruolo potrebbe giocare Stefano Sensi, ben coperto dai due colleghi. Davanti, ovviamente, Lukaku e Lautaro. Questo schieramento avrebbe il pregio di garantire la massima intensità nel recupero palla: sia Vidal sia il giovane sardo, sempre più centrale anche nel progetto dell’Italia di Mancini, sono maestri in questo. E tanto Arturo quanto Nicolò sono perfetti esecutori del dogma contiano del pressing sempre e comunque.  

Vidal trequartista

La seconda ipotesi è che Vidal – uno dei giocatori più versatili in attività – venga impiegato come trequartista nel 3-4-1-2. In questo caso nel centrocampo a due, al fianco di Barella, Conte potrebbe schierare Brozovic, Sensi o Gagliardini, inferiore ai compagni dal punto di vista tecnico ma più alto e pesante. Lo scopo: dare varietà al gioco nerazzurro, che nella scorsa stagione col passare dei mesi s’era fatto prevedibile. Vidal non avrà forse il tocco di palla di Eriksen (per cinque anni di fila ai vertici della classifica degli assist in Premier League) ma ha altre qualità: può allargarsi e crossare, ha un bel tiro anche da fuori area e un eccellente tempismo negli inserimenti.

L’ipotesi Eriksen e il divano di Conte

L’ultimo assetto possibile è quello che prevede l’inserimento di Eriksen dietro le punte, nel suo ruolo naturale, spalleggiato da Vidal e da una seconda mezzala. Ci sperano molti tifosi, che da giorni commentano con “Mister, fai giocare Vidal” i post che Antonio Conte pubblica su Instagram, dove di recente ha aperto un profilo. L’ultima foto di sé che l’allenatore dell’Inter ha voluto condividere con i suoi oltre 250mila follower lo ritrae spaparanzato sul divano, fra stucchi e arazzi dorati, mentre guarda in tv Chelsea-Liverpool. Proprio nei Blues gioca N’Golo Kanté, mediano d’interdizione e qualità che l’ex ct ha allenato in Inghilterra e che ora vorrebbe alla Pinetina. Il suo arrivo, da qui alla fine del mercato, richiederebbe però all’Inter una cessione importante. 

Fonte www.repubblica.it

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