Potrebbero esserci conseguenze a livello disciplinare, perché qualcosa gli arbitri avranno sentito (e refertato) e qualcosa avranno ascoltato anche gli ispettori federali. Il che può portare a una decisione del giudice sportivo, così come l’apertura di un fascicolo della Procura Figc. Alla fine, quelli che rischiano sono, in rigoroso ordine alfabetico: Andrea Agnelli, Antonio Conte, Gabriele Oriali e Fabio Paratici. I dirigenti potrebbero essere sanzionati con una multa o un’inibizione, l’allenatore con una squalifica. Da capire se rischiano anche i giocatori, che a seconda delle ricostruzioni, sono stati coinvolti.
L’origine della lite dell’Allianz Stadium
Al netto della ricostruzione interista che fa risalire alle due partite di San Siro (17 gennaio e 2 febbraio) l’origine delle tensioni (ma a questo perché non il caso Iuliano-Ronaldo?), martedì sera tutto sembra iniziare al momento del presunto rigore su Lautaro Martinez. Conte scatta come un ossesso dalla panchina, il quarto uomo lo ferma come neanche De Ligt con Lukaku. Si scatena un parapiglia, volano parole pesanti fra le panchine, c’è chi da parte juventina invita Conte a calmarsi. Secondo la ricostruzione interista, proprio il presidente Agnelli ha ripetutamente urlato al suo ex allenatore: “Pagliaccio, c…..e, pensa ad allenare”. Cosa che non viene confermata dal fronte juventino. Qualche parole arriva anche dalla panchina bianconera, che partecipa sempre con fervore alle partite, ma dalla quale sembra che non sia partito il famigerato “devi rispettare le decisioni dell’arbitro” attribuito a Bonucci. Isolando l’audio della tv, infatti, sembra che la frase del vicecapitano bianconero sia rivolta a Bernardeschi, un po’ timido nei primi minuti: “Devi farti rispettare Chicco”.
Che cosa è successo tra Oriali e Paratici
Al termine del primo tempo è invece documentato da immagini inequivocabili il dito medio alzato da Conte nei confronti della panchina/tribuna bianconera, molto probabilmente diretto allo stesso presidente Agnelli e accompagnato da un insulto (“S..a”). Ma la cosa non finisce a bordo campo, perché nell’androne dove si affacciano gli spogliatoi c’è parapiglia. Sempre secondo la ricostruzione interista, il team manager Gabriele Oriali si sarebbe rivolto a Fabio Paratici dicendo: “Non permettetevi di parlare con i nostri in questo modo” (chissà se proprio con queste formali parole). Ottenendo come minacciosa risposta: “Ti conviene stare lontano altrimenti questa volta ti picchio. Parli ancora dopo che hai già preso 20 giornate di squalifica?”.
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Fonte tuttosport.com