Il presidente Fin: “Agli atleti manca il tempo per prepararle” ROMA (ITALPRESS) – “Penso che non si possa partire il giorno prima dell’inizio delle gare, arrivare e fare le Olimpiadi. La certezza dei Giochi deve esserci molto tempo prima e, se faccio la sommatoria di cio’ che capita in Europa e nel mondo, i tempi necessari per prepararla sono agli sgoccioli”.
A poche ore dalla conference call tra Cio e federazioni internazionali sul tema delle qualificazioni olimpiche, il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, esprime delle perplessita’ circa la possibilita’ che i Giochi Estivi di Tokyo2020, a causa della pandemia di Covid-19, si disputino nel periodo originariamente calendarizzato (24 luglio-9 agosto).
“Gli atleti hanno bisogno di prepararsi e per farlo necessitano di tempo. E siccome non ne hanno, inizio ad essere pessimista”, ammette Barelli. Secondo il vice-presidente della Fina e numero uno della Len, deputato di Forza Italia, “questa pandemia ha colpito tutti di sorpresa, non possiamo immaginare che il Cio o le federazioni internazionali siano preparati ad eventuali piani B. Adesso che si sta diffondendo la realta’ dei fatti, si fanno valutazioni e scelte.
Cosa faranno non lo so, ci sono in piedi interessi bilionari e in campo aspetti anche politici, oltre che sportivi. Ci sono tre possibilita’: o le fai o le sposti o le sposti di molto. E per questo ritengo normale pensare ad una deadline oltre la quale non si possa andare: e questa non puo’ che essere tra fine maggio e inizio giugno.
Il problema pero’ e’ che le qualificazioni si sono interrotte e non possono essere riprese a giugno dopo un periodo di un mese e mezzo senza allenamenti. Le Olimpiadi non sono una partita a carte o a briscola – termina Barelli – Tutti si devono allenare e in questo momento la stragrande maggioranza delle piscine e delle palestre sono chiuse”.
(ITALPRESS). mc/red 16-Mar-20 17:08