avvocatoinprimafila il metodo apf

Correre piano, i benefici del fondo lento

Il fondo lento è la base della corsa, forse l’allenamento vero e più importante, però è spesso ignorato perché ai tanti runner non sembra porti dei benefici. L’andare sempre forte, cercare il massimo ad ogni uscita di corsa appare molto più redditizio. Ma così non è, perché correre sempre forte è anche rischioso per gli infortuni. Il fondo lento, il correre piano, ha moltissimi benefici e gli atleti professionisti ben lo sanno e lo usano tantissimo.

Non tutti lo sanno ma esiste la famosa formula d’allenamento settimanale del 80% e 20%.

Seguendo questa regola infatti la maggior parte dei coach professionisti concorda sul fatto che bisognerebbe correre solo il 20% dei km settimanali in modo veloce. Il volume di allenamento restante, il famoso 80%, andrebbe trasformato in corsa di resistenza, anche ultralenta.

Le sessioni di velocità, quelle che rientrano nel 20% sopradetto, hanno il compito di renderti più forte e potente, ma richiedono un giorno di riposo per recuperare, ma anche per trasformare il lavoro eseguito a livello muscolare.

Impara a correre lentamente

Il tessuto muscolare viene scomposto durante l’allenamento e i processi di recupero assicurano che le fibre muscolari si adattino allo sforzo.

Tuttavia, tendini e legamenti non seguono questa progressione con la stessa velocità, sono necessari pazienza e molto riposo. I tempi di recupero, per tendini e legamenti, sono decisamente più lunghi rispetto ai muscoli.

Per questo, il resto della settimana può essere sfruttato per correre lentamente ed aumentare la resistenza di base bruciando i grassi, senza stancarti e cioè tenendo un ritmo che ti permetta di chiacchierare.

In pratica, allenamento fatto di più chilometri ma ad un ritmo basso, molto morbido e ugualmente redditizio.

Fonte tuttosport.com

Exit mobile version