Il mal di schiena è un problema frequente sia nei soggetti che non praticano sport sia negli sportivi amatoriali e agonistici e può essere patologico acuto, cronico o rimanere semplicemente una sintomatologia.
Per collocare correttamente la lombalgia dal punto di vista diagnostico bisogna per prima cosa rivolgersi al proprio terapista di fiducia che saprà indirizzarvi sul percorso migliore e potrebbero essere necessarie indagini strumentalio visite specialistiche ortopediche. Di seguito una classificazione dei diversi tipi di mal di schiena.
Patologico acuto. In questo caso si soffre di una lombalgia aggressiva ma che interessa un determinato momento e spesso coincide con un movimento specifico e/o uno sforzo. In caso di patologie pregresse e ‘silenti’ sarà facile riattribuire il dolore a un risveglio di queste.
Patologico cronico. La lombalgia in questo caso sarà continuativa con sintomatologia più o meno acuta. Come nel caso precedente una patologia già diagnosticata né è la causa. In particolar modo quando la patologia è cronica potremmo essere in presenza di una profusione discale, di un ernia o di una stenosi del canale vertebrale. Queste patologie tendono a comprimere la radice nervosa nella parte lombare della colonna che irradia anche gli arti inferiori per cui si potrebbe configurare come lombosciatalgia che include anche debolezza delle gambe, intorpidimento o bruciore. Attenzione, se la patologia non fosse ancora stata diagnosticata e bene procedere come segnalato in precedenza.
Sintomatologia. La sintomatologia è alla base di una lombalgia e si manifesta essenzialmente con dolore. In assenza di patologia potreste semplicemente avere una tensione muscolare o un’infiammazione.
Le cause di una lombalgia sono molteplici. Più spesso è associata ad un singolo movimento ma frequentemente cela un difetto posturale, come uno scompenso del bacino.
Per i podisti potrebbe trattarsi di un errato movimento nella corsa, una scarpa sbagliata o troppo consumata, un terreno di allenamento sbagliato o ancora una tipologia di allenamento stesso non adatto. E’ opportuno parlarne con il terapista per esaminare questi aspetti fino a riconoscerne la causa e creare un percorso per risolvere il problema.
Sarà sempre il terapista a valutare se è il caso di riposare, magari procedendo con un allenamento incrociato che aiuti la ripresa completa senza perdere tono muscolare e ritmo.
E’ fondamentale ricordare che la schiena è una parte delicatissima del corpo, è la struttura essenziale per il mantenimento della nostra postura eretta e in quanto tale va rinforzata e mantenuta elastica con costanza assoluta.
Qualunque sport si pratichi, corsa compresa, la schiena va sempre e comunque allenata con esercizi specifici e mirati. Esercizi di elasticità, esercizi di mobilità, esercizi di rinforzo del rachide e della fascia addominale e infine esercizi di controllo posturale con una eccezione, il nuoto, uno sport che allena la schiena e per questo consigliato come integrazione al vostro sport principale e anche indicato come riabilitazione per patologia del rachide.
La corsa non è nemica della salute della schiena, lo sport fa sempre bene a patto che ci si prenda cura di tutti gli aspetti di prevenzione e di cura del corpo e che ci si rivolga allo specialista ai primi segnali di malessere.
Emanuele Slanzi, Fisioterapista – Milano
Fonte tuttosport.com