Accolto il ricordo di Sky contro Mediapro. Il giudice: gravi rischi di squilibri sul mercato. Ora è tutto da rifare. Sky applaude: “Il Tribunale ha fatto chiarezza. Ora siamo pronti a valutare un’offerta”
Milano – Calcio in tv: tutto da rifare. Il tema è quello dei diritti televisivi delle partite di Serie A nei tre prossimi campionati, fino al 2021. La decisione con cui il giudice civile di Milano Claudio Marangoni ha annullato il bando della società spagnola Mediapro per la redistribuzione dei diritti ottenuti lo scorso 5 febbraio dalla Lega Calcio mette a rischio, a poco più di tre mesi dal previsto avvio della stagione, la trasmissione degli incontri della massima serie, a partire dai primi appuntamenti in campo, il 19 agosto.
Il magistrato ha infatti deciso di confermare la sospensione d’urgenza del bando di Mediapro, ottenuta da Sky il 16 aprile scorso. Venerdì 4 maggio si era tenuta l’udienza tra le parti e, al termine, il giudice si era riservato la decisione. A questo punto, Mediapro ha 15 giorni di tempo per presentare ricorso ma potrebbe riformulare il bando tenendo conto di quanto scritto dal giudice nella sua decisione. Il 5 febbraio, la società di Barcellona aveva ottenuto, con un’offerta di mille euro superiore alle richieste minime della Lega di serie A, l’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio ma Sky, detentrice dei diritti fino alla stagione in corso, aveva chiesto alla Lega di considerare inammissibile l’offerta di Mediapro.
La società italiana del gruppo Murdoch ha ovviamente apprezzato la scelta del magistrato milanese: “Il Tribunale ha fatto chiarezza a beneficio di tutti gli operatori. Siamo pronti a valutare un’offerta per i diritti tv”. Secondo il provvedimento del giudice, quella di Mediapro è “un’operazione commerciale” che potenzialmente potrebbe causare “gravi squilibri nel mercato” configurando un “abuso di posizione dominante” da parte della società spagnola.
“In forza della sua posizione dominante – si legge nel provvedimento – Mediapro condiziona la cessione dei diritti alla contestuale cessione di servizi economicamente separabili e il cui collegamento con il prodotto principale non pare sostenuto da esigenze effettive di collegamento tra essi”. In ogni caso, secondo il magistrato, “i tempi ancora disponibili sembrano consentire la ripresa di una procedura di gara avente diversi contenuti nelle sue proposte di pacchetti”.
Con il suo provvedimento, il giudice, oltre ad accogliere la domanda cautelare di Sky Italia nei confronti di Mediapro Italia, “inibisce alla parte resistente l’ulteriore prosecuzione del procedimento di gara connesso all’invito a presentare offerte del 6 aprile 2018” e condanna la società spagnola “al rimborso delle spese in favore della ricorrente, liquidate in 15mila euro per compensi e 600 euro per spese oltre al rimborso spese generali e oneri di legge”.