Il serbo come Sampras, vince il suo quattordicesimo slam e ritorna fra i primi tre al mondo. Troppo forte questo Djokovic per l’argentino Del Potro, costretto ad arrendersi. Il periodo di crisi del tennista serba sembra ormai alle spalle
Novak Djokovic si impone su Juan Martin Del Potro in tre set col punteggio di 6-3 7-6 6-3 e vince il quattordicesimo slam della sua carriera. Dopo la clamorosa eliminazione ai quarti del Roland Garros contro Marco Cecchinato, Djokovic in questi tre mesi è rinato, trionfando prima a Wimbledon e poi, nella serata di ieri, conquistando il suo terzo titolo dell’ US Open che lo riporta nella Top 3 della classifica ATP. Sul cemento di Flushing Meadows il serbo comincia subito bene, mantiene sempre il servizio di battuta e gli è sufficiente un solo break, che Del Potro regala ingenuamente dopo il vantaggio iniziale di 40-0, per riuscire a vincere il primo set. Un argentino però non regala mai niente al suo avversario e così Del Potro reagisce, nel secondo set ha infatti l’opportunità di andare sul punteggio di 5-3 e servire per l’1-1 ma, dopo non aver sfruttato tre palle break in un game durato ben 22 punti, Djokovic riesce ad avere la meglio nel tiebreak che lo porta così avanti due set a zero. Il robot Djokovic sembra essere tornato e Del Potro inizia male anche il terzo ed ultimo set, il serbo si porta avanti 3-1 ma, spinto dal coro “Delpo Delpo Delpo” dei suoi tifosi, l’argentino ancora una volta riprende il servizio perso e riporta in equilibrio il set. Djokovic conduce però un finale di partita perfetto e riesce così a vincere il torneo di Flushing Meadows, concluso con uno spettacolare smash che lo fa cadere trionfante a terra. Nole è tornato.