Ashleigh Barty, che inizierà la 34ma settimana da numero 1 del mondo, ha centrato la terza semifinale del 2020. Incontrerà Petra Kvitova, che insegue la 37ma finale in carriera, la prima da Stoccarda lo scorso aprile. Nell’altra semifinale, la testa di serie numero 9 Aryna Sabalenka, al debutto a Doha, incontrerà Svetlamna Kuznetsova che non centra una finale da Cincinnati 2019.
Barty ha superato Garbine Muguruza, sempre almeno ai quarti di finale nei primi cinque tornei del 2020, 6-1 6-7(4) 6-2. “Ho cominciato molto bene” ha detto Barty, “poi nel secondo set Garbiñe ha un po’ cambiato la sua posizione in campo, ha preso un po’ più rischi e mi ha messo sulla difensiva. Nel terzo, penso che sia stato decisivo il primo game di servizio”. L’australiana, che è quinta per game vinti al servizio e punti vinti con la prima finora in stagione, si conferma così imbattuta al terzo set quest’anno: cinque vittorie in cinque partite.
Barty allungherà la sua rivalità con Kvitova. La numero 1 del mondo ha vinto gli ultimi quattro incontri, il più recente all’Australian Open. Un successo che le ha permesso di vendicare la sconfitta nel quarto di finale a Melbourne del 2019. “Mi piace giocare contro Petra, riesce a tirar fuori il meglio di me” ha detto Barty. “Poi comunque vada a finire, alla fine delle nostre partite abbiamo entrambe, sempre, un bel sorriso ed è questo che mi piace. Ci rispettiamo molto, giochiamo bene, diamo il meglio e vediamo chi è la migliore. Stavolta non sarà diverso”.
Kvitova ha recuperato due volte un break di svantaggio nel secondo set e battuto 7-6(2) 7-6(4) Ons Jabeur, che ha eliminato Karolina Pliskova: ritiro di Halep a Pechino 2018 a parte, la numero 3 del mondo è la giocatrice meglio classificata che la tunisina abbia sconfitto in un match completato.
Kvitova, che a Doha ha vinto il titolo nel 2018, ha salvato anche due set point prima di firmare il nono successo di fila a Doha. La ceca, che non perde da un’avversaria fuori dalle top 40 dallo US Open 2019, ha festeggiato il 300mo successo sul duro in carriera nel main draw di un torneo WTA. “E’ come se per me ci fosse solo Ash” ha scherzato Kvitova dopo il match, “ma è molto bello affrontarla. Ci conosciamo molto bene, ci siamo incontrate tante volte. Lei varia tanto il ritmo, per cui la partita con Jabeur è stata un ottimo allenamento”.
Aryna Sabalenka ha dovuto rimontare un set di svantaggio e recuperare un break nel terzo set per superare Zheng Saisai, un’avversaria che ha confessato di aver sottovalutato nel primo confronto a San Jose. La bielorussa ha chiuso 3-6 7-6(2) 6-3 e centrato la seconda semifinale della stagione.
Il vento ha complicato di molto la partita, e Sabalenka si è rivelata più svelta ad adattare il suo gioco alle mutevoli condizioni di gioco aumentando le discese a rete col passar dei game. “Onestamente non so come sia riuscita a vincere” ha ammesso Sabalenka, “ho cercato di lottare su ogni punto e basta. Lei ha giocato bene, ha coperto bene il campo, allungava gli scambi. Io ho cercato di restare in partita, sono felice di aver rimontato in queste condizioni”.
Sabalenka incontrerà Svetlana Kuznetsova, che ha eguagliato il record di vittorie nella storia del torneo di Caroline Wozniacki (19). La russa ha sorpreso la testa di serie numero 4, Belinda Bencic, 6-4 6-4. Ha raggiunto così la prima semifinale a Doha in tredici anni. Finalista qui nel 2004 e nel 2007, Kuznetsova ha vinto la più recente delle due precedenti sfide contro Sabalenka, a Madrid l’anno scorso.