Raymond Domenech non è mai stato un allenatore particolarmente simpatico – per conferme chiedete ai francesi – ed è evidente che con l’Italia ha il dente avvelenato. Domenech era il ct della Francia che nel 2006 perse il Mondiale ai rigori contro l’Italia, per questo quando può non perde occasione per pungere il nostro paese. L’occasione gliela ha data la rocambolesca sconfitta dell’Atalanta contro il Psg nei quarti di Champions League, maturata tra il 90′ e il 93′ quando la squadra francese ha prima pareggiato e poi segnato il gol qualificazione. Domenech ne ha approfittato per pungere Gian Piero Gasperini e l’intera categoria degli allenatori italiani: “Complimenti al Psg per questa bella emozione e grazie a Gasperini per i suoi cambi a fine partita. Questo dimostra che la leggenda che i tecnici italiani siano i migliori resta una leggenda. Tuchel ha fatto meglio” il post su Twitter del 68enne tecnico francese, fermo ormai dal 2010, da quando cioè la federcalcio francese lo licenziò in seguito al fallimento al mondiale sudafricano (Francia eliminata alla fase a gironi) in cui i giocatori si schierarono apertamente contro di lui.
Le reazioni al post di Domenech – che si era fatto vivo, sempre su Twitter, anche dopo l’eliminazione della Juve per mano del Lione (“Bravo Garcia, l’OL ha dimostrato che gli allenatori francesi sono bravi tatticamente quanto gli italiani. È sempre bene sottolinearlo, non si sa mai”) – non sono mancate. Molte di utenti italiani che gli hanno ricordato la finale persa a Berlino ma moltissime degli stessi tifosi francesi, che evidentemente non hanno dimenticato. Così scorrendo i commenti, tra un “meglio se stavi zitto” e un “ma cosa hai vinto per parlare?”, c’è chi contesta all’ex ct le scelte fatte in quella finale contro la squadra allenata da Lippi (“grazie per aver sostituito Ribery con Trezeguet, idea geniale fargli tirare il rigore contro un portiere che lo conosceva benissimo”) e chi lo bolla come il peggiore di sempre: “La Francia ha formato grandi allenatori, da Michel Hidalgo a Aimé Jacquet, passando per Lemerre e oggi Deschamps e Zidane. Purtroppo nel 2006 in panchina avevamo quello che è stato il peggiore nella storia del calcio francese”.
Fonte www.repubblica.it