CAGLIARI – Ci pensa Ibrahimovic a rimettere l’Inter a distanza e lasciare il Milan da solo in testa alla classifica. Una doppietta dello svedese (un gol per tempo) è sufficiente per battere 2-0 il Cagliari di Di Francesco alla Sardegna Arena. Se c’era una partita in cui lo svedese doveva tornare a calciare un rigore dopo due errori consecutivi (tre complessivi nel corso di questa stagione), non poteva che essere contro un portiere che glielo aveva già parato in passato (poco più di 5 mesi fa), sullo 0-0, a freddo, al settimo minuto di gioco. In pieno “Zlatan style”, si è presentato dagli undici metri e ha spiazzato Cragno.
Partita in discesa
Così la squadra di Pioli ha sbloccato la partita ed è stato lo stesso Ibrahimovic a conquistarsi la massima punizione, mettendosi con astuzia con il corpo davanti a Lykogiannis e facendosi travolgere dal greco. Un episodio chiave, che ha messo in discesa una partita complicata per la capolista, falcidiata dalle assenze. La squadra di Di Francesco però non si è arresa, ha provato ad alzare il proprio baricentro, soprattutto a partire dalla mezz’ora del primo tempo, senza riuscire tuttavia a impensierire realmente Donnarumma. Nel momento migliore dei sardi, è invece il Milan a sfiorare il 2-0 con un sinistro di Calabria che si è stampato sul palo interno. Da segnalare nel primo tempo un’ammonizione nei confronti di Romagnoli (era diffidato, salterà la prossima partita con l’Atalanta) e un problema fisico (lombosciatalgia) per Simon Kjaer, costretto a uscire nell’intervallo lasciando il suo posto a Kalulu.
Raddoppio di Ibra
Nella ripresa Ibrahimovic ha concesso il bis, andando a segno ancora una volta dopo 7 minuti, stavolta sfruttando alla perfezione un lancio perfetto di Calabria con un diagonale di sinistro che ha bucato ancora Cragno. Inizialmente la rete era stata annullata per fuorigioco, poi, con l’ausilio del Var, Abisso ha convalidato (lo svedese era tenuto in gioco da Lykogiannis), permettendo a Zlatan di dire di tutto e di più a Godin, con il quale ha iniziato un personale duello rusticano a partire proprio dall’inizio del secondo tempo. Al 63′ il Cagliari ha provato ad accorciare le distanze con un sinistro da posizione ravvicinata di Simeone (imbeccato alla perfezione da Joao Pedro), ma Donnarumma ha detto no. Sul capovolgimento di fronte, praticamente con la stessa dinamica, Cragno ha impedito a Ibrahimovic di realizzare la sua personale tripletta.
Saelemakers da incubo
A venti minuti dal triplice fischio Pioli ha regalato l’esordio anche all’ultimo arrivato Meité, subentrato al posto di Tonali, poco prima dell’espulsione di Saelemaekers, capace di entrare al 66′ (rientrando dall’infortunio) e prendere due cartellini gialli al 68′ e al 74′. Con l’uomo in più Di Francesco ha provato il tutto per tutto mandando in campo Pavoletti e Cerri per dare maggior peso all’attacco. All’82’ proteste del Cagliari per un contatto dubbio in area tra Sottili e Brahim Diaz, pochi secondi dopo Cerri ha scaldato i guanti di Donnarumma con un colpo di testa deviato in angolo. Altri tre minuti e i sardi hanno un’altra occasione, con un colpo di testa di Ceppitelli che sfiora solo il palo con il portiere del Milan battuto. Nonostante un po’ di apprensione nel finale, però, i rossoneri sono riusciti a reggere, chiudendo l’incontro sul 2-0 e riprendendosi la vetta della classifica in solitaria.
Fonte tuttosport.com