Dopo i primi 3 (Hamilton-Verstappen-Bottas) sotto il traguardo, tutti gli altri doppiati. La Ferrari di Charles Leclerc si ritira per un problema elettrico e poi alle cinture di sicurezza, quella di Sebastian Vettel incredibilmente, orgogliosamente, 7ª. Il Gp di Spagna non regala particolari emozioni di gara e si chiude con la solita fotografia: Lewis Hamilton vince il suo 88esimo gp in carriera accorciando le distanze dal record di Michael Schumacher (91), allunga in classifica (132 punti) con questo 4° successo dell’anno, il 5° a Barcellona dove bolle l’aria e si attende pioggia, che però non arriva.
Arriva così com’era partito sotto i semafori, Lewis: “Giornata grandissima. Sono ammirato da quello che riesce a fare questa macchina, è stato sorprendente perché avevamo dei problemi con le gomme e invece oggi la gestione è stata molto buona. Siamo riusciti a comprendere bene quello che è successo lo scorso weekend e io sono riuscito a spingere dall’inizio alla fine. Abbiamo pensato anche a fare una sola sosta, ma alla fine la strategia che abbiamo fatto era quella giusta. Ho chiesto al team di montare una gomma media alla fine anziché la soft, perché l’ho considerata la scelta più sicura”.
Max Verstappen
Non deve preoccuparsi di nessuno dietro, neanche del compagno di squadra Valtteri Bottas che parte male cedendo posizioni dalla 2ª sotto i semafori: “Non sono riuscito a prendere la scia e ho perso terreno. Mi sono trovato preso in mezzo, hanno sfruttato la mia scia e mi hanno passato, è stata un po’ una delusione”. Ne approfitta la Red Bull di Max Verstappen, l’unica sfidante delle Frecce che una settimana fa ha vinto a Silverstone, e che infatti chiude alle spalle di Hamilton: “Era il miglior risultato possibile oggi stare in mezzo alle Mercedes. Non avevamo il passo che aveva Lewis quindi sono molto contento del secondo posto. La partenza è stata cruciale, siamo riusciti a passare Valtteri e poi è stata una gara in cui ho cercato di fare il mio passo. Sono contento di come ho gestito le gomme fino alla fine, mentre Bottas non ha recuperato quasi nulla e infatti mi aspettavo di più. Noi cerchiamo di continuare a migliorare ma anche loro continuano a spingere, vediamo cosa riusciremo a fare”.
La Ferrari di Leclerc
Brutta giornata per Charles Leclerc, che si è ritirato al 41° giro di 66 quando era 10° in corsa dopo che la sua rossa si è bloccata alla chicane prima del traguardo, girandosi col posteriore, forse per un problema elettrico. Il monegasco ha provato a farla ripartire e lentamente l’ha portata ai box, dove è stato deciso per il definitivo ko: “Cosa è successo nella penultima curva? Mi si è spenta completamente la macchina, non solo il motore ma tutte le luci e si sono bloccate le gomme posteriori. Sono andato in testacoda, poi ho sganciato le cinture e sono riuscito a partire ma ormai eravamo già ventesimi. È un peccato. Questa è più o meno l’immagine delle ultime gare. Il nostro problema? Che non siamo abbastanza forti. Che si tratti di motore o di aerodinamica il nostro non è un pacchetto generale forte e Barcellona mette in mostra l’intero pacchetto. Dobbiamo lavorare tanto”.
Sebastian Vettel chiude 7° e, per quanto doppiato, sembra un miracolo. Il tedesco suggerisce al muretto se non sia il caso di rimanere in pista quando, 5°, ha sulle gomme parecchi chilometri e tanti ne deve ancora fare. Un po’ di incertezza, l’idea di rientrare ai box, Seb che pesta sull’acceleratore per 2 o 3 giri, poi il muretto che lo chiama dicendogli se per caso non voglia tentare di rimanere fuori: “Ehi ragazzi, è quello che vi ho detto io prima”. Gestisce come e quanto può: “Le abbiamo provate tutte, non avevamo nulla da perdere e così ho provato a gestire le gomme dopo che pensavamo al cambio con una più fresca, motivo per cui ho tirato per alcuni giri prima di ripensare la strategia. Realisticamente la prestazione era da 10° posto, ci ha aiutato la fortuna e il fatto di essere doppiati che ci ha risparmiato un giro. Cosa deve fare adesso la Ferrari? Il mio parere ora non è poi più così importante, la macchina è quello che è e dobbiamo tenere duro. È una stagione difficile, proviamo a fare il meglio con quello che abbiamo, ma possiamo fare poco per cambiare le cose. L’importante è rialzarsi: c’è tanto lavoro da fare, pure da parte mia, ma ci sono tanti alti e bassi”.
Mattia Binotto risponde così: “Vettel dice che il suo parere ormai non è più importante? La sua risposta è stata in linea con la sua delusione di non poter far parte della squadra dell’anno prossimo, per cui non potrà dare consigli anche per la prossima stagione. Con lui stiamo lavorando bene. Il suo weekend è stato discreto, si può fare sicuramente meglio: oggi ha fatto una buona gara e credo possa aiutarlo”.
Fonte www.repubblica.it