ROMA – La Fia lo grazia, ma Lewis Hamilton non ha alcuna intenzione di abbandonare la lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni razziali. La Federazione ha deciso di chiudere un occhio sull’ultima protesta del campione iridato di F1 che, durante la premiazione al Mugello, ha mostrato una maglietta di denuncia (“Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”, con riferimento alla donna di colore uccisa lo scorso marzo nella propria casa di Louisville da otto colpi di pistola sparati da agenti della polizia locale).
Un portavoce della Fia ha escluso possibili conseguenze disciplinari per il britannico, nonostante nelle prime ore la stessa federazione internazionale avesse valutato l’opportunità di assumere provvedimenti per violazione all’articolo 1.2 dello statuto, che invita ad astenersi dal prendere posizioni politiche. Per tutta risposta Hamilton ribatte di non essere disposto a fare alcun passo indietro. Del resto non è la prima volta, in questa stagione, che il pilota della Mercedes si schiera in prima linea nella lotta al razzismo e, più in generale, per denunciare le ingiustizie subite dai cittadini di colore.
Alla vigilia del primo Gp della stagione aveva indossato una maglietta a sostegno del movimento Black Lives Matter, mentre altri suoi colleghi avevano optato per magliette dalla scritta più generica: ‘Stop al razzismo’. “Voglio che sappiate che non smetterò di usare questa piattaforma per gettare luce su ciò che ritengo giusto – ha annunciato Hamilton tramite il suo account Instagram – Questo è un viaggio che riguarda tutti noi, per unirci e sfidare ogni tipo di ingiustizia, a qualsiasi livello, non solo di tipo razziale”.Fonte www.repubblica.it